Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Croce Rossa, lo sbarco dei mille a Napoli
Volontari da tutt’Italia alla Stazione Marittima di Napoli per gli Stati Generali dell’Area Salute Protagonisti più di 100 relatori tra esperti nazionali e internazionali sui temi di maggiore attualità
I tre giorni sono stati ricchi di spunti interessanti; si è parlato dei corretti stili di vita, della prevenzione delle dipendenze, degli interventi di primo soccorso. Grande attenzione è stata dedicata anche alla tutela della salute dell’infanzia e alla donazione di sangue degli organi e dei tessuti . Per quel che concerne le campagne di sensibilizzazione, per esempio, è stato rilevato che quelle relative al sangue hanno conseguito nel tempo buoni risultati in quanto in Italia la donazione volontaria, responsabile e non remunerata è ormai un’abitudine consolidata.
Per quanto riguarda la donazione di organi, c’è ancora tanto da fare perché regna ancora il pregiudizio, la paura e soprattutto la poca informazione. In Italia sono 8800 le persone in attesa di un trapianto e ogni anno se ne eseguono circa 3500. Ma troppi i malati che muoiono, aspettando.
Ma si è parlato anche delle infezioni sessualmente trasmissibili, tema questo molto importante e dedicato ai più giovani.
La sessione che maggiormente ha entusiasmato i giovani è stata quella della rianimazione cardiopolmonare insegnata attraverso videogames e app. I volontari più giovani, infatti, grazie ai progressi della tecnologia possono dare un contributo importantissimo alla velocizzazione dei soccorsi,così come gli adulti possono invece essere di grande aiuto con la loro esperienza, soprattutto nei casi piu’ difficili. I temi maggiormente trattati sono stati quello dell’arresto cardiaco e della disostruzione delle vie aeree.
Infine, vista anche la stagione fredda che incombe, si è parlato in modo molto ampio e diffuso dell’assistenza ai senza fissa dimora. Gli assistiti che vivono su strada rischiano una enorme serie di malattie, e il loro accesso al sistema sanitario è drammaticamente limitato. L’assistenza sanitaria, unita al supporto delle Unità di Strada della Croce Rossa, può ridurre il numero di ospedalizzazioni non necessarie e offrire anche un supporto di prima linea alla sanità pubblica.
Molto soddisfatto Paolo Monorchio, che ha osservato: «Per noi è stato un grande onore ospitare questo appuntamento. La formazione è fondamentale non solo per i volontari ma anche per i non volontari, soprattutto quando si parla di manovre salvavita di primo soccorso. Un grande aiuto ci viene dato dalla tecnologia; abbiamo manichini di ultima generazione, collegati ai wi fi che fanno capire al volontario se ha sbagliato una manovra salvavita. E poi abbiamo numerose app che facilitano i formatori nativi digitali.
Ma la Croce Rossa è anche una comunità che riunisce giovani che la sera dedicano il loro tempo ai senza fissa dimora, agli anziani, alle case di cura, fanno attività in ambulanza, danno una mano alla protezione civile, è una organizzazione a 360 gradi. E la richiesta di partecipazione cresce sempre di più, segno che i giovani di oggi hanno tanta necessità di un nuovo “senso di appartenenza”. Quest’anno per esempio abbiamo reclutato solo a Napoli 300 nuovi iscritti».
«Con riferimento ai corsi dedicati agli insegnanti, al personale scolastico e ai genitori - continua – lo scorso anno abbiamo fatto corsi in tutte le scuole di Napoli e provincia durante i quali abbiamo mostrato il corretto uso del defibrillatore e le manovre di primo soccorso. Ai ragazzi invece abbiamo cercato di trasmettere l’importanza della prevenzione in termini di stile di vita, quindi i danni che possono essere provocati dall’uso di alcol e droghe, dall’obesità causata da una alimentazione sbagliata. Insomma, cerchiamo di essere capillari e trasversali, e per fortuna la sempre maggior partecipazione sembra darci ragione.