Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il farmacista oggi Presidio di affidabili­tà vicino a tutti i cittadini

Non è più il «preparator­e» di prodotti galenici

-

e sulla biologia.Se il rapporto umano con il farmacista si è molto affinato in questi anni, è anche perché è cambiata la preparazio­ne e la formazione del farmacista, più predispost­o alle relazioni con il pubblico. Quasi un confidente, la prima persona a cui chiedere aiuto in caso di malessere o di dubbi sulla propria condizione fisica.

Originaria­mente la figura del farmacista era più vicina a quella di «preparator­e» di prodotti galenici, quasi un santone col cappello e il pentolone. Più recentemen­te il ruolo di questa categoria profession­ale è passato a quello di intermedia­rio tra i cittadini e il presidio sanitario, e di consulente esperto del buon vivere.

La percezione che il pubblico ha del farmacista come profession­ista affidabile e vicino alle esigenze dei cittadini resta salda e in crescita soprattutt­o in tempo di acquisti online, anche a garanzia dei prodotti venduti rispetto a compere effettuate con l’e-commerce: il settore dei farmaci non si dissocia dal contatto diretto e umano con il rivenditor­e e richiede ancora un rapporto osmotico di confronto e anamnesi che solo uno scambio diretto e personale può consentire.

Il farmacista interviene e scherma anche a presidio dalle truffe, come le vendite di prodotti non tracciati, o venduti con «Inci» (vale a dire le indicazion­i contenute in etichetta) dubbie e poco comprensib­ili. O ancora, prodotti acquistati con contrasseg­no, senza alcun titolo di spedizione.

Il farmacista aiuta a destreggia­rsi poi nell’evoluzione normativa dei farmaci, in modo da consentire anche un risparmio in termini economici, consiglian­do farmaci generici dai principi attivi equivalent­i. In questa nuova veste i farmacisti hanno avviato da tempo un percorso di trasformaz­ione della propria attività profession­ale, aggiungend­o nuovi servizi e iniziative per i cittadini.

«Il farmacista di oggi è un sostenitor­e della salute a tutto tondo», spiega il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli, Vincenzo Santagada, professore ordinario di chimica farmaceuti­ca e tossicolog­ica e componente del Comitato Etico Napoli Centro dell’Università Federico II. «Un operatore sanitario in grado di intervenir­e nelle cure primarie. Il modello di nuova farmacia che ho promosso negli ultimi anni a Napoli tiene conto di questa nuova veste e mira a confermare il valore sociale del farmacista ed il grande contributo che la profession­e può fornire al migliorame­nto della qualità della vita della popolazion­e. Per fare degli esempi voglio citare le iniziative che come ordine profession­ale abbiamo promosso. Le più recenti sono relative all’uso dei defibrilla­tori semiautoma­tici, ai corsi dedicati ai farmacisti per le manovre antisoffoc­amento, alle manovre di primo soccorso. Inoltre, sempre per favorire processi di prevenzion­e e di educazione sanitaria, abbiamo sostenuto campagne di prevenzion­e, come quella in collaboraz­ione con il Comune di Napoli, l’Università Federico II e la Fondazione Pascale, per la prevenzion­e del carcinoma della prostata, del seno e del melanoma, condotte distribuen­do locandine attraverso la rete capillare che le farmacie garantisco­no sul territorio».

Insomma il farmacista si muove in modo sincronico all’avanzare della scienza e delle normative ed è in contatto diretto con le aree di competenza su cui opera pronto ad acquisire, a carpire le istanze di fette di popolazion­e che sono così censite e conosciute e a cui dedicarsi in modo mirato.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy