Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Luca: serve garantismo Dannoso delegittimarci
«La magistratura deve avere rispetto del diritto e anche delle forme, deve capire cos’è la vita reale di una comunità. Veniamo da un processo di delegittimazione del ceto politico: quando avremo completato questo processo chi mettiamo a governare le istituzioni, il pilota automatico?». Il governatore, Vincenzo De Luca, torna ad affrontare i temi a lui cari. Stavolta, tuttavia, lo fa in un luogo insolito, il Palazzo di Giustizia, in occasione della presentazione del libro «Fino a prova contraria» di Annalisa Chirico; ad ascoltarlo, tra gli altri, il procuratore, Giovanni Melillo, il presidente dell’Ordine degli avvocati, Maurizio Bianco, ed il presidente della Fondazione Premio Napoli, Domenico Ciruzzi. «Abbiamo decenni di degenerazione amministrativa, politica e istituzionale — ammette De Luca —, un disastro inimmaginabile. E tuttavia il quadro di alcuni moralisti della domenica nei salotti televisivi non è un quadro che corrisponde alla realtà. La condizione di amministratore è così pesante che abbiamo difficoltà a trovare candidati per cariche pubbliche». Il governatore contesta il sistema giudiziario, la cui «pervasività» è «tale da entrare nella tua vita e in quella dei tuoi figli e di sconvolgerla. C’è una condizione di paura permanente: l’amministrazione della cosa pubblica è ormai un atto di eroismo, non l’esercizio di un potere democratico».