Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Movida, gestori in rivolta: l’ordinanza ci rovina Il sindaco: basta Far-west
Chiaia, i commercianti contestano la chiusura del 24 dicembre
I titolari dei locali notturni napoletani e dei pubblici esercizi non ci stanno a fare da capro espiatorio e a pagare per i problemi di una città dove malviventi giovani si sparano nelle zone della movida e gettano un fascio di luce negativa su attività intorno alle quali gravitano centinaia di posti di lavoro.
È sostanzialmente questa la tesi intorno alla quale questa mattina, nella sede di Confcommercio, si ritroveranno a discutere i rappresentanti delle attività legate alla movida. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta, da parte del Comitato Chiaia viva e vivibile, di tenere i locali chiusi nella zona dei baretti nel giorno della vigilia di Natale. Una mazzata secca sul business di attività grandi e piccole e un pericoloso precedente, se il sindaco, il questore e soprattutto il prefetto dovessero accettare le istanze dei residenti e «ordinare» di tenere chiusi i locali per questioni di ordine pubblico.
C0n il direttore di Confcommercio Pasquale Russo si incontreranno Ulderico Carraturo, vicepresidente della Fipe «Per i Baretti», il leader dell’associazione Notti Napoletane Fabrizio Caliendo e le associazioni territoriali con i singoli rappresentanti. Ci sarà Aldo Maccaroni, presidente dell’associazione di via Aniello Falcone; Filippo Boccoli, presidente del comitato civico Chiaia; Mauro Serino in qualità di presidente pro tempore dell’associazione «Notti del Centro Antico»; Umberto Frenna, presidente del centro naturale commerciale di Bagnoli. Interverranno anche gli artisti Maurizio Capone e Danilo Rovani «per portare una testimonianza sulla valenza culturale della notte napoletana».
Confcommercio da oggi costituirà ufficialmente il settore «Notte», per dare una voce istituzionale al settore e «definire insieme un progetto di valorizzazione della notte napoletana e dei suoi risvolti culturali e sociali, esaltando la funzione di socializzazione, di riqualificazione di aree degradate e di promozione del turismo che gli esercizi di qualità hanno svolto in questi anni».
Ma quel che preme davvero agli operatori è fare chiarezza sulla ordinanza sindacale. «La movida violenta è un fenomeno criminale, la ‘’Mala Notte’’, danneggia innanzitutto gli esercenti seri e ne mortifica gli sforzi per elevare il livello qualitativo dei propri esercizi» scrivono nel documento programmatico nel quale propongono al Comune di istituire un «Assessorato alla Notte». Proposta che in realtà era già stata presentata a Palazzo San Giacomo e accolta dal sindaco, che aveva avocato a sé la delega, garantendo che avrebbe avuto una attenzione alta sul fronte delle attività di intrattenimento notturno e che avrebbe dato un assetto organico alle istanze degli operatori e dei residenti.
Il sindaco ieri ha definito quello che è accaduto nelle ultime settimane a Chiaia «Far West» e ha commentato la sua ordinanza ricordando che per alcuni è troppo «morbida». Le sparatorie e il caos vanno fermati e Luigi de Magistris ricorda che «c’è in campo un’azione positiva e condivisa. L’ordinanza è stata criticata, ma nel senso positivo. C’è addirittura chi giudica permissivo un orario di chiusura fissato alle 3 di notte. Bisogna contenere il Far West delle ultime settimane attraverso prevenzione e azione con le forze di polizia. Serve la mano di tutti, anche degli esercenti» ha detto in una intervista al Vg 21.
Per alcuni è una misura fin troppo morbida ma abbiamo messo in campo una azione positiva e condivisa per risolvere i problemi