Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Serena Autieri (in)canta le Quattro Giornate
Un bel progetto quello nuovo di Serena Autieri, in trio col marito produttore (vero mecenate degli spettacoli) e con il gettonatissimo giovane autore e regista Vincenzo Incenzo, che le cesella addosso pièce e grandi imprese teatrali. Come questa che va in scena da venerdì 8 a domenica 17 al Teatro Augusteo di Napoli: una rilettura di un evento storico come le Quattro Giornate di Napoli in chiave (love) musical. «Rosso napoletano (Quattro giornate d’amore)» è uno spettacolo che mira a diventare stabile, magari in un teatro come il Politeama, dove si è svolta la presentazione di ieri e visti i precedenti sponsorizzati dalla famiglia Caccavale (da «Scugnizzi» a «Novecento napoletano»), la cosa potrebbe anche avere un radioso futuro. Lo spettacolo, che si giova delle coreografie Bill Goodson, della direzione musicale di Vincenzo Campagnoli, della scenografia «di guerra» di Roberto Crea, dei bei costumi di Concetta Iannelli e delle luci di Luigi Ascione, vede in palcoscenico dodici personaggi e un grande corpo di ballo che gravitano appunto tra le rovine di una Napoli contingente anche se «fuori dal tempo». La storia d’amore vede appunto sullo sfondo la Napoli coraggiosa che si liberò del giogo nazista, esempio di patriottismo dal basso per tutta l’Italia. Una storia (quella vera) da far conoscere ai più giovani o ai turisti, da ricordare anche ai più anziani a tutti, come memoria storica della nostra società e per questo meritevole di diventare «stabile». La protagonista è lei, Serena, ovvero Carmela, la panettiera ragazza madre, con Benedetto Casillo (‘o professore), la mitica Maria Del Monte (donna Rosa) e, fra gli altri, Antonio Melissa (Rafael), Luigi Allocca (Settebellizze) e Bruno Cuomo nei panni del marinaio Andrea. Un gradito ritorno in scena quello del primo vincitore di talent show in Italia. (v. f.)