Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Rafforzati i servizi di vigilanza In arrivo un Natale «blindato»
Presidi armati ai Decumani, Chiaia e via Toledo. Porto sorvegliato speciale
NAPOLI Cani in grado di fiutare esplosivi. Barriere antisfondamento potenziate, pattuglie dell’esercito in presidio fisso, polizia e carabinieri con turni di mattina prolungati. Il Natale a Napoli sarà blindato perché l’allerta terrorismo è alta e con il maggior afflusso di turisti occidentali presenti in città tra il 23 dicembre e il 6 gennaio la Prefettura, su disposizione del ministero dell’Interno, ha deciso di sorvegliare ancora di più le aree ritenute a rischio attentati.
Tutte le maggiori capitali europee sono nel mirino di cellule estremiste pronte ad attuare attacchi suicidi e in Italia sono almeno dieci le città a bollino rosso per questo periodo di festività. Napoli, purtroppo, è una di queste. Sono tredici le aree individuate che saranno pattugliate palmo a palmo: da agenti della polizia di Stato, dai militari dell’esercito, dai carabinieri e anche dalla polizia municipale. Una task force per rendere ancora più sicura la città che finalmente registra un afflusso record di visitatori ma di pari passo porta ad un aumento dell’allerta per possibili attacchi terroristici. Porto e aeroporto saranno i «sorvegliati speciali» perché è da lì che arriveranno in questi giorni milioni di passeggeri. La polizia di frontiera di Capodichino è in allerta e ha tra le mani una black list di «indesiderati» anche se c’è da dire che nello scalo aeroportuale il lavoro è sempre frenetico per poter intercettare i narcos di sostanze stupefacenti che potrebbero sbarcare per le «piazze» della Napoli da un giorno all’altro. Al porto l’attenzione sarà riservata alle grosse navi da crociera delle compagnie di navigazione sia italiane che d’oltreoceano. Sono previsti venti attracchi in quindici giorni. La zona antistante la stazione marittima è di per se blindata da tantissime barriere di cemento, ma saranno potenziati gli screening non solo agli sbarchi, ma ai passaggi di merci dalla Dogana, controllata già h24 dalla Finanza e dall’Autorità portuale. All’intero della città resteranno i presidi fissi davanti ai consolati americano, britannico, spagnolo, francese e tedesco. Pattuglie di militari con fucili di precisioni, colpo in canna e regole di ingaggio precise. Nessun tentennamento in caso di rischi.
Presidio fisso anche in piazza del Plebiscito e al Duomo, luoghi di maggiore attrazione turistica. I punti più sensibili restano quattro: i Decumani, il Vomero, Chiaia e via Toledo. Sono milioni le persone che passeggeranno in strada tra il 23 e il 26 prossimi: turisti attratti dalle bellezze della città e napoletani in cerca dei regali. In queste zone ci saranno agenti della polizia di Stato che eseguiranno turni come se fossero quelli della notte, durante i fini settimana nelle zone della movida. Armati e per le strade tra la gente. Ma non basta. Le forze dell’ordine garantiranno sicurezza anche dal punto di vista della salute. Ieri i carabinieri hanno denunciato quattro persone: un ristoratore di Santa Lucia e tre venditori ambulanti nella zona di porta Capuana. Avevano pesce in cattivo stato di conservazione e senza indicazioni di tracciabilità.