Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vigili e giovani laureati Dal concorsone in arrivo 194 nuovi «comunali»
Graduatorie: ecco vigili urbani, architetti, ingegneri, informatici Con l’ok del Parlamento entro il 2018 assorbite ancora 132 unità
Il Comune di Napoli
NAPOLI torna ad assumere. E lo fa attingendo dalle graduatorie degli idonei al fatidico «concorsone» comunale del 2010, quando per duemila posti alle prove si presentarono in 100mila.
A maggio, e comunque dopo che il Comune avrà rifatto il Piano di riequilibrio come chiesto dalla Corte dei conti, dovrebbero essere assorbiti i primi 194 nuovi dipendenti comunali su una graduatoria complessiva che conta su 540 idonei della graduatoria Formez, di cui 300 della categoria C (ragionieri, istruttori amministrativi eccetera) e 240 della categoria D (architetti, funzionari economico-finanziari, ingegneri). Ma il numero finale degli assunti, se il Parlamento darà il via libera, potrebbe superare le 320 unità già quest’anno con la possibilità di estinguere la graduatoria tra il 2019 e il 2020.
Questi i profili che saranno assunti per primi dal Comune di Napoli e che, dopo sei mesi di part time e apprendistato, verranno assorbiti definitivamente. Si tratta di 63 istruttori amministrativi, 20 ragionieri, 37 agenti di polizia municipale, 13 istruttori direttivi economico finanziari, 16 architetti, 10 funzionari economico finanziari, 9 funzionario informatico e 26 ingegneri.
Negli ultimi giorni del 2017 la giunta stava già lavorando alla delibera per lo scorrimento, poi il sindaco ha preferito attendere l’esito del ricorso alle Sezioni riunite della Corte a Roma che, due giorni fa, hanno accolto la richiesta di sospensiva del procedimento chiesta dal Comune. Nel frattempo, poi, è intervenuto lo «spalmadebiti» che consentirà a Palazzo San Giacomo di rientrare del disavanzo pubblico non più in 10 ma in 20 anni, come conferma Enrico Panini, assessore al Bilancio che ha anche la delega al Personale: «Abbiamo tentato in tutti i modi di nominare 194 ottimi vincitori di concorso entro lo scorso 2017. I tempi di entrata in vigore della Legge di bilancio 2018, unitamente ai rilievi della Corte dei Conti, non ce lo hanno consentito». Panini, che con il direttore generale Attilio Auricchio sta seguendo la vicenda dello scorrimento delle graduatorie degli idonei, sottolinea ancora. «A maggio 2018 recupereremo il 2017, oltre che utilizzare i nuovi numeri previsti per l’anno in corso». L’assessore non ha dubbi: «Se la copertura dei pensionamenti non diventa una priorità per il Parlamento rischiamo di operare sempre in emergenza e di non garantire risposte ai diritti dei cittadini». Effettivamente, la pianta organica comunale si sta assottigliando troppo raggiungendo livelli di guardia: nel 2017 erano 8205 i dipendenti del Municipio napoletano. Ma quest’anno il numero totale potrebbe arrivare a circa 7.500 unità con interi settori che rimarranno sguarniti. Del resto, da un’analisi fatta in Commissione lavoro il 3 maggio del 2017, fu addirittura calcolato che da lì a tre anni dal Comune sarebbero andati in pensione circa duemila dipendenti. E sarebbe la paralisi.
Più nel dettaglio, i numeri delle uscite sono questi: 800 unità sono andate in pensione nel 2017; 530 sono invece i pensionati obbligatori per quest’anno ai quali si potrebbero aggiugnere anche i volontari il cui numero, però, non è ovviamente preventivabile. Infine, è già previsto che l’anno prossimo, il 2019, le uscite naturali saranno almeno 320.
«L’anno si è concluso con l’approvazione delle norme nella legge di bilancio e il provvedimento della Corte dei Conti che ha accolto la sospensiva del Comune di Napoli. Siamo in condizione di poter dire che si assumeranno le persone della graduatoria fatta alcuni anni fa. Parliamo di 300 nuovi assunti», ha detto il sindaco de Magistris.
Nel dettaglio, i numeri sono ancora da perfezionare. Ma potrebbero essere anche più alti «perché — racconta sempre Panini — ai 194 idonei che già dovevano essere assunti nel 2017 si può aggiungere anche il 25 per cento del totale di coloro che andranno in pensione nel 2018». Fatti due calcoli: siccome è certo che almeno 530 pesone andranno in pensione quest’anno, parliamo di altre 132 unità che possono essere assunte dal Comune scorrendo le graduatorie Formez. Ovviamente, a patto che il Parlamento dia il via libera (come comunque ha sempre dato finora). Numeri che quindi, sommati ai 194 «sicuri» relativi all’annualità 2017, portano a 326 nuovi dipendenti che il Comune di Napoli può assumere nei prossimi mesi. E sarebbe una bella boccata d’ossigeno sia per l’occupazione che per i servizi.
De Magistris «Siamo in condizione di poter dire che assumeremo gli idonei in graduatoria» L’assessore Panini «A maggio si recupera il 2017, e utilizzeremo i nuovi numeri previsti per quest’anno»