Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Foggia: il Napoli è un rimpianto ma voglio batterlo
Parla l’ex fantasista del Rione Traiano mai arrivato in azzurro e oggi ds del Benevento
«Il Napoli resta il mio più grande rimpianto, il Benevento proverà a batterlo».
Pasqualino Foggia, diesse giallorosso, si troverà di fronte il sogno infranto da calciatore. Corre l’anno 2004, siamo all’alba dell’era targata Aurelio De Laurentiis, lo scugnizzo del Rione Traiano, emigrante dalla tenera età di 13 anni, è a un passo dal vestire la maglia azzurra, ma per una differenza di ottantamila euro circa resta ad Empoli. Passa solo qualche anno, Foggia torna al San Paolo e si toglie lo sfizio di battere gli azzurri prima con il Cagliari e poi con la Lazio. Segna anche un gol, ma non esulta, da autentico napoletano che non ha dimenticato le origini. Dietro la scrivania ha ricostruito daccapo il Benevento con giocatori con esperienza da vendere per tentare quello che, ad oggi, sembra un vero e proprio miracolo sportivo: la salvezza.
De Laurentiis ha dato un dieci al mercato del Napoli, lei che voto dà a quello del Benevento?
«Un sette pieno, vuoi per le operazioni in entrata, vuoi per quelle in uscita. Abbiamo preso gente di qualità come Djuricic, Cataldi ed esperta vedi Sandro, Puggioni, Tosca. La società va premiata per gli sforzi che ha fatto in questo mercato di riparazione».
Al Napoli che voto diamo sul mercato?
«Poteva fare qualcosa in più essendo in testa al campionato, ma non sta a me giudicare il lavoro altrui».
Benevento-Napoli potrebbe cambiare il destino del campionato delle due squadre?
«Proveremo a battere il Napoli pur sapendo che si tratta della capolista, di una squadra che gioca il miglior calcio, ma dobbiamo tentare di fare l’impresa che potrebbe cambiare il nostro cammino».
Ha più possibilità il Benevento di salvarsi o il Napoli di vincere lo scudetto?
«Sicuramente il Napoli di vincere lo scudetto, anche se la Juve non molla e non mollerà fino alla fine avendo una rosa più ampia. Noi abbiamo il dovere di provarci fino in fondo e lo faremo a partire dalla partita contro il Napoli che sembra proibitiva sulla carta, ma nel calcio tutto può succedere».
Potrebbe succedere, visto che ha riservato sempre brutti scherzi da calciatore al Napoli?
«Me lo auguro per il Benevento, mi dispiacerebbe per il Napoli, ma ci sarebbe tutto il tempo per rimediare».
Le piacerebbe tornare a Napoli, magari da dirigente?
«Il Napoli resta il mio rimpianto, sarei venuto a piedi da calciatore, ci verrei anche da dirigente».
Auguro agli azzurri di vincere lo scudetto ma di sicuro questa Juve non mollerà