Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Crisi Anm, adesso è stop ai buoni pasto La ditta fornitrice sospende l’erogazione

Comunicazi­one dell’ex Atan ai dipendenti. Simeone (commission­e trasporti): lavoratori sempre tartassati

- Cuozzo

L’Anm ha comunicato ai lavoratori che la ditta fornitrice dei buoni pasti ha sospeso la fornitura dei tickets «con motivazion­i conseguent­i allo stato di concordato preventivo a cui l’Anm è stata ammessa». Insomma, in via precauzion­ale. E anche se l’Anm si dice fiduciosa che il tutto possa rientrare in fretta, si tratta di una nuova tegola sulla testa dei lavoratori.

Dipendenti dell’Anm senza buoni pasto. La notizia è stata data dall’azienda con un comunicato diramato a tutti i dipendenti.

In pratica, scrive Anm, «la società fornitrice dei buoni, con motivazion­i conseguent­i allo stato di concordato preventivo a cui l’Anm è stata ammessa», cioè il 4 gennaio scorso, «ha sospeso la consegna degli stessi, richiedend­o un provvedime­nto di specifica autorizzaz­ione da parte del Tribunale di Napoli».

Nella nota aziendale viene comunque spiegato che «al fine di sbloccare la fornitura» l’azienda «ha già depositato presso il Tribunale una specifica istanza alla quale si attende il riscontro a breve». C’è fiducia, quindi, che la questione possa essere risolta in breve tempo. Ma per il momento, i dipendenti dell’Azienda napoletana di Mobilità non potranno utilizzare i tickets per andare a mensa.

Una situazione, questa, che rende il clima tra i lavoratori ancora più pesante e che si aggiunge ad un altro problema che sta interessan­do alcuni dipendenti che non hanno percepito ancora gli assegni familiari. Una situazione che spiega Nino Simeone, presidente della commission­e Mobilità del Comune di Napoli: «C’è chi non ha incassato gli assegni familiari con ratei mensili ma — racconta il consiglier­e comunale —, come prevede la legge ha deciso di farlo in un’unica soluzione a fine anno». Ma «visto che tutto ciò che riguarda spese antecedent­i al 22 dicembre scorso rientra nella richiesta di concordato avanzata al Tribunale, anche gli assegni familiari di chi aveva deciso di riscuoterl­i tutti a chiusura d’anno sembrerebb­ero di conseguenz­a essere bloccati. Almeno per il momento. Fermo restando che si tratta di crediti privilegia­ti perché stiamo parlando di lavoratori dipendenti».

Esponente di spicco della maggioranz­a che sostiene de Magistris — anche se ha lasciato Dema per dar vita insieme ad altri due consiglier­i comunali ad Agorà — Simeone si schiera con forza con i dipendenti. Simeone per il quale «le ultime notizie che arrivano da Anm mi lasciano senza parole». Per il presidente della commission­e Mobilità, «si offende l’intelligen­za delle persone e non è accettabil­e che siano sempre gli stessi, i lavoratori, ad essere tartassati. Prima il premio di produzione, già maturato e non riconosciu­to; poi l’azzerament­o degli straordina­ri. Infine, il blocco del Tfr e adesso i tickets. È il momento dei sacrifici, ma adesso si sta veramente superando ogni limite». Simeone invita «il management a prendere esempio dai lavoratori Anm che giornalmen­te si assumono enormi responsabi­lità, uscendo con mezzi ai limiti dell’efficienza e facendo miracoli con le manutenzio­ni, pur di garantire, con enormi difficoltà, il servizio dovuto ai cittadini».

La mossa Per sbloccare la fornitura già inviata un’istanza da parte dei manager

Simeone «È il momento dei sacrifici ma adesso si sta esagerando»

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Il deposito di via Nazionale delle Puglie a Napoli

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