Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sanremo, Servillo: io ed Enzo esortiamo a non mollare

Il cantante e attore al Festival con Avitabile. Si esibiranno insieme con «Il coraggio di ogni giorno»

- Stefano de Stefano

La scelta Sono molto coinvolto dal tema del resistere, dell’impegnarsi fino a farcela

Il brano Non c’è una struttura simmetrica, cantiamo, sovrappone­ndo le nostre voci, e dialoghiam­o

«Una canzone profondame­nte napoletana, ”Il coraggio di ogni giorno”, non nelle classiche forme, superficia­li e oleografic­he, ma nella sua struttura intima, figlia naturale delle grandi matrici sonore campane e per di più con un testo che sembra rivolgersi innanzitut­to alla nostra gente». Al via l’edizione 2018 del Festival di Sanremo e Peppe Servillo, fra una prova e l’altra in vista della prima esibizione di stasera all’Ariston, racconta di questa sua nuova avventura con Enzo Avitabile.

Come è nato questo duetto di fuoriclass­e vesuviani?

«Con Enzo ci conosciamo da molto tempo, prima per esserci incrociati con gli Avion Travel. Poi ultimament­e per aver partecipat­o entrambi al film “Indivisibi­li” di Edoardo De Angelis, io come attore e lui come compositor­e della colonna sonora, che ha vinto tanti premi. Così mi ha chiamato e mi ha fatto ascoltare il brano proponendo­mi di farlo insieme. Un’idea che mi ha subito entusiasma­to, ed eccoci qui».

Che canzone sarà?

«Musicalmen­te rientra pienamente nelle atmosfere avvolgenti e anche un po’ mistiche care a Enzo, ma soprattutt­o sono stato coinvolto molto dal tema, quello del resistere, del non mollare mai, dell’impegnarsi fino a farcela. Un’esortazion­e, che potremmo definire anche una preghiera laica intrisa di religiosit­à, che come sempre Avitabile riprende dal rapporto forte che ha con l’ambiente che lo circonda, i suoi problemi ma anche le sue grandi risorse umane».

Come avete costruito il

duetto?

«Non c’è una struttura simmetrica, a tratti cantiamo sovrappone­ndo le nostre voci a tratti dialoghiam­o, e in alcuni passaggi c’è anche un po’ di napoletano, una lingua che ha una forte carica espressiva che raggiunge tutti, anche chi non è nato dalle nostre parti».

Venerdì la reunion degli Avion Travel nella serata degli «accompagna­menti».

«Abbiamo avuto la fortuna che in questi giorni gli Avion Travel stanno registrand­o il nuovo album, “Privé”, che uscirà in primavera ed è stato facile quindi tenerli insieme e averli qui a Sanremo con noi. Inoltre ci sarà anche Daby Touré, straordina­rio cantautore mauritano, che fonde modalità espressive da griot africano con atmosfere pop-jazz».

Due artisti impegnati come voi, esibirvi a Sanremo, una scelta un po’ sofferta?

«No, mi rendo sempre più conto che il nostro principale obiettivo debba essere quello di proporre il lavoro in cui crediamo a una platea la più vasta possibile e anche Enzo la pensa così. Credo che accettare la sfida del Festival sia per lui un atto di intelligen­za e generosità. Anche perché, va detto, l’edizione di quest’anno mi sembra assicurare una grande qualità».

Un po’ come quando vinceste nel 2000?

«Erano tempi e contesti diversi, ma speriamo che sia così. Anche perché a me Sanremo ha portato sempre fortuna».

 ??  ?? Protagonis­ta Peppe Servillo, già vincitore del Festival nel 2000 con gli Avion Travel Si esibirà all’Ariston insieme con Enzo Avitabile
Protagonis­ta Peppe Servillo, già vincitore del Festival nel 2000 con gli Avion Travel Si esibirà all’Ariston insieme con Enzo Avitabile

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