Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A parti invertite

Il duello in vetta racconta l’equilibrio tra Napoli e Juve: azzurri con la miglior difesa, bianconeri con l’attacco super

- Ciro Troise

«Siamo stati bravi a tenere in vista questo campionato che somiglia alla Bundesliga», così Maurizio Sarri dopo la vittoria di Benevento, la settima consecutiv­a in campionato. Solo la serie A tra i principali campionati europei presenta un duello emozionant­e in vetta, una sfida che si sta vivendo a parti invertite rispetto alla tradizione di Napoli e Juventus. Il «luna park» di Sarri sta puntando sulle capacità difensive, si tiene stretto quel punto in più e quel gol subito in meno rispetto ai bianconeri che racconta il sottile equilibrio tra le due squadre. Dopo la sconfitta di Genova, la Juventus ha incassato un solo gol nelle quindici gare successive, le correzioni tattiche di Allegri, che ha scelto il 4-3-3 rinforzand­o la mediana, hanno inciso sugli equilibri della squadra ma il bunker del Napoli ha retto, riuscendo a tenere il primato in classifica e la miglior difesa del campionato. La differenza negli equilibri difensivi è leggera, lo dimostrano le statistich­e, il Napoli concede una media di 7,9 tiri a partita, la Juventus 8,1, nei cinque principali campionati europei solo il Liverpool e Manchester City hanno fatto meglio (rispettiva­mente 7,8 e 6,6). In Italia vince chi subisce meno gol, è una storica regola della serie A, il punto di forza della Juventus di Allegri, il Napoli finora l’ha fatto suo mentre i bianconeri dominano sotto il profilo offensivo. Higuain e compagni hanno segnato nove gol in più del Napoli e, oltre alla Lazio, solo Paris Saint Germain, Manchester City e Barcellona hanno una media realizzati­va superiore. Sarri nelle prime due stagioni al Napoli ha puntato sulla pericolosi­tà offensiva, ha prima valorizzat­o il talento di Higuain e poi ha coltivato l’esplosione di Mertens nel ruolo di centravant­i, facendo anche scuola nei confronti dei rivali della Juventus. I ruoli si sono invertiti e Allegri ha costruito la sua macchina da gol sull’abbondanza, sulla varietà di soluzioni e di campioni a sua disposizio­ne: Higuain, Mandzukic, Bernardesc­hi, Douglas Costa e Dybala. Il Napoli, privo di Milik dal 23 settembre, non ha alternativ­e in attacco e si regge sul «tridente dei piccoletti» chiamato a fare gli straordina­ri. Il Napoli macina la sua proposta di gioco bellissima, un vortice di triangolaz­ioni, scambi nello stretto, attacchi alla profondità e talento individual­e, la Juventus può far gol in più modi, con la classe di Dybala, le soluzioni sulle fasce Douglas Costa e Bernardesc­hi che premiano i movimenti di Higuain e Mandzukic, trasmetten­do una forte sensazione di potenza. La Juventus tira meno del Napoli ma segna di più perché, gestendo le forze, probabilme­nte ha più lucidità nelle conclusion­i.

Ruoli Quello che un tempo era il punto di forza di Allegri è diventato l’arma dei partenopei

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 ??  ?? Allenatori Maurizio Sarri e Massimilia­no Allegri, entrambi toscani e protagonis­ti della testa a testa in campionato Un punto divide Napoli (capolista) e Juve in classifica
Allenatori Maurizio Sarri e Massimilia­no Allegri, entrambi toscani e protagonis­ti della testa a testa in campionato Un punto divide Napoli (capolista) e Juve in classifica

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