DE LAURENTIIS ACCELERA MA SARRI PREFERISCE PRENDER TEMPO

Dopo Vinicio c’è Sarri nella testa e nella pancia dei napoletani. Neanche Bianchi e Bigon, gli unici due allenatori scudettati erano entrati così di forza tra gli affetti più cari dei tifosi. Sarri re del gioco, Sarri uomo senza fronzoli. E ancora Sarri garante di un patto nello spogliatoio chiamato scudetto. Ma che succeda o meno, l’uomo in tuta ha già conquistato tutti e sarebbe (per tutti) una disfatta il prossimo anno ripartire con un nuovo e diverso progetto tecnico. De Laurentiis lo sa e prova in queste settimane a stringere un nuovo patto con il suo allenatore: via la clausola di otto milioni e ancora altri anni insieme. Il toscano si fa forza del suo gioco e dell’amore dei tifosi e prende tempo. Aspettiamo, dice. È concentrato su altro. Sarà pure, ma le sue parole tradiscono qualche intento. «Condicio sine qua non per restare è la consapevolezza che il ciclo continui. Così da poter dare ancora alla gente di Napoli». Il ciclo si esaurisce comunque (scudetto o no) e lui lo sa. Ricominciare si può con un organico diverso almeno in parte. E sa anche questo. Quello che non sa è cosa è disposto a mettere sul piatto De Laurentiis, per lui e per i nuovi che arriveranno. E, allora, per ora fortifica l’asse con il ds Giuntoli e aspetta. Il tempo è dalla sua parte. E se qualcuno altro dovesse bussare alla sua porta avrebbe la libertà di ascoltare e valutare. Senza aver promesso niente a nessuno.