Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Brevettato l’Apecar che fa la pizza
Il Ministero ha riconosciuto il brevetto all’imprenditore napoletano Giovanni Kahn della Corte
Il Ministero dello Sviluppo economico ha riconosciuto il brevetto di «mezzo di trasporto a tre ruote, dotato di forno a legna tradizionale» all’imprenditore napoletano Giovanni Kahn della Corte, titolare del brand Johnny Take Uè. Il risultato arriva dopo anni di attesa, sulla scia del recente riconoscimento dell’arte del pizzaiolo napoletano come patrimonio dell’Unesco. Una approvazione passata attraverso le maglie strettissime di un regolamento che, sul fronte della pizza, è particolarmente severo.
Il forno a legna per preparare una vera margherita, infatti, deve avere caratteristiche precise e garantire un prodotto che non ha nulla a che vedere con le focacce o altre variazioni sul tema del piatto principe della cucina napoletana. «Il Brevetto di invenzione industriale è un riconoscimento importantissimo - sottolinea Giovanni Kahn della Corte - che premia anni di ricerca e studio. Che arriva dopo investimenti continui in materia di street food evoluto ed in continuo aggiornamento».
L’imprenditore non è nuovo a sfide che ruotano intorno ad un veicolo che in Italia e all’estero è diventato simbolo della gastronomia di strada con il suo profilo easy. Il tre ruote dal mondo contadino e operaio è diventato prima un taxi per portare in giro i turisti nelle isole del Golfo e alle Eolie, poi ha incrociati i destini della ristorazione veloce e di qualità. In Italia ci sono almeno trenta variazioni sul tema dei mini truck. C’è l’Ape che serve aperitivi alle feste chic o sul sagrato di una chiesa dove si celebra un matrimonio, quella dove viene preparata la frittata o le pastecresciute, il sofisticato bistrot che su tre ruote serve ostriche e champagne e che ha messo radici soprattutto a Milano. Furgoncini per tutti i gusti che però mai hanno montato un forno a legna ottenendo un via libera ministeriale.
Il forno su tre ruote ha incominciato a prendere forma nel 2012 con Johnny Take Uè, un brand costruito intorno ad una espressione americana napoletanizzata. Giovanni Kahn Della Corte ebbe l’idea di collocare un forno a legna, in materiale refrattario e piano in biscotto di Sorrento, su di un Ape Car. Un progetto innovativo, in grado di garantire al consumatore finale pizze vere.
La peculiarità del mezzo sta nel fatto che le margherite vengono fatte al momento, davanti gli occhi dei clienti, utilizzando ingredienti freschi e genuini. La pizza viene dunque infornata e consegnata «a portafoglio», piegata in quattro e servita nel tipico foglio di carta paglia. Il mezzo è dotato di una propria canna fumaria smontabile e ha tavoli
da lavoro a scomparsa, quindi senza supporti esterni. Tra le peculiarità l’utilizzo della foglia di basilico staccata direttamente da una piantina presente sull’Ape, l’utilizzo di un impasto a lenta lievitazione e lunga maturazione del pizzaiolo Aniello Buonocore e la possibilità di ordinare la particolarissima pizza con il pomodorino giallo.
Giovanni Kahn della Corte non è nuovo ad invenzioni sul fronte dello street food. Laureato alla Federico II, con una tesi dal titolo «Food and Beverage Management», è stato premiato dalla Camera di Commercio di Napoli nell’ambito di «Napoli eccellente».
Il suo marchio Johnny Take Uè è anche presente con container pizzeria in diverse realtà commerciali di tutto il mondo. Tra le sue idee il «Napoli Strit Food Festival» e «beerETTA», una bicicletta che con la pedalata consente l’erogazione della birra, un progetto elaborato insieme con il gruppo Mobilarch del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II.
L’imprenditore è tutor aziendale presso l’università degli studi di Napoli Federico II e sta seguendo numerose tesi di laurea sul tema della ristorazione, dello street food, del marketing applicato ai nuovi fenomeni commerciali legati alla gastronomia.