Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il vino della Reggia rinasce con la «Tenuta Fontana»
Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, punta al ripristino della vigna in cui i Borbone producevano il Pallagrello, il vino dei re. Il manager bolognese ha presentato un bando che è stato vinto dall’azienda «Tenuta Fontana», società vinicola di Pietrelcina, che curerà per 15 anni il ripristino dell’antica vigna che si trova all’interno del Bosco di San Silvestro, oasi verde della Reggia di Caserta. L’azienda sannita è gestita da due giovani imprenditori, Antonio Fontana di 25 anni e la sorella Maria Pina di 22. «Tenuta Fontana» è specializzata nel rivitalizzare le eccellenze territoriali, in particolari quelle vinicole, con alle spalle hanno un «know how» importante, fatto di oltre 100 anni di produzione di vini autoctoni, avviata dai nonni e poi proseguita dal padre dei fratelli Fontana.
«Il nostro slogan - spiega Antonio Fontana - è fatto da tre parole: innovazione, tradizione e qualità. Siamo nati dieci anni fa da un’esperienza centenaria, e abbiamo ripristinato a Pietrelcina vitigni autoctoni come lo “sciascinoso”, mentre a Carinaro, nel Casertano, produciamo l’Asprinio di Aversa, altra uva tipica del territorio. Per questo abbiamo partecipato con entusiasmo al bando pubblicato dalla Reggia; il Pallagrello è parte della nostra tradizione».
Entro tre anni l’azienda riadatterà la coltivazione del Pallagrello e produrrà il vino con il marchio «Vigna di San Silvestro - Reggia di Caserta». L’azienda produce anche vini locali come l’Aglianico e la Falanghina. Per la Reggia utilizzerà il metodo di coltivazione biologico che rappresenta un sistema in grado di salvaguardare l’ambiente privilegiando la qualità del prodotto. Verrà prodotto il Pallagrello bianco e nero. Il ripristino dell’antica vigna parte dallo studio preliminare dei suoli, già in atto, per scegliere il portinnesto più adatto al tipo di terreno ed alle esposizioni presenti; proseguirà poi con la progettazione e l’esecuzione dei lavori fino ad arrivare alla gestione agro-ambientale biologica del vigneto. «Diventeremo - dice il direttore Felicori - come le residenze reali europee che stanno lavorando concretamente per valorizzare orti e frutteti storici».