Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lonardo-De Girolamo, duello tra «streghe»
L’ex ministro sbotta contro il suo esilio emiliano, lady Mastella replica stizzita ma il marito la frena
Più che un sabba è un duello tra streghe beneventane, quello tra Nunzia De Girolamo e Sandra Lonardo, sebbene la prima abbia annunciato che, se sarà eletta, si recherà in pellegrinaggio al santuario bolognese di San Luca e l’altra si è già recata con il marito sindaco di Benevento a Pietrelcina per ringraziare San Pio della pluricandidatura.
Tuttavia, al di là della incrollabile devozione religiosa, l’ex ministro delle Politiche agricole continua a deglutire bocconi amari, pur promettendo di non esplodere; ma poi, ogni volta che riprende la strada per Bologna (dove è stata confinata con il collegio elettorale, oltre che occupare il secondo posto del proporzionale) pensa a sua figlia Gea e sbotta. L’ex presidente del consiglio regionale e consorte del sindaco Clemente Mastella è candidata capolista nel collegio plurinominale Campania 1 (Benevento-Avellino-Caserta), al secondo posto al plurinominale Campania 3 (Napoli- Salerno) e nel collegio uninominale di Benevento. Poche ore fa, su Facebook, la Lonardo ha scritto spazientita: «La saggezza è la capacità di passare oltre, oltre la provocazione, oltre le strumentalizzazioni, oltre la maleducazione, e soprattutto oltre la cattiveria .... io vado oltre».
Oltre, ma dove? Al di là — come si racconta — dello sfogo della De Girolamo? «Forza Italia nel Sannio sono io — ha dichiarato l’ex ministro —. Mi auguro che Mastella resti nel partito, ha già aderito alle Europee e poi è andato via; questo ha creato un po’ di malumore (...). In ogni caso ricordo che alle precedenti politiche nel Sannio il partito si attestò al 27%. Quel che verrà in più, non credo meno del 10%, sarà di Mastella e pure di Martusciello». Il cortocircuito ha provocato ulteriore tensione e De Girolamo ha corretto il tiro, prima telefonando al primo cittadino di Benevento e poi affermando che lei non aveva alcuna intenzione di offendere. Mastella, ieri mattina, ha cristianamente commentato: «Per ragioni di stile non parteciperò alla inutile e stizzosa corrida, nella quale pure sarei tentato di dire la mia, innescata dalle deprimenti dichiarazioni di qualche esponente locale dell’area politica cui ho aderito — ha sottolineato —. Se lo facessi finirei per fare solo la felicità degli avversari mentre, invece, il momento elettorale richiede saggezza e lotta senza quartiere ai tanti problemi che abbiamo di fronte nella nostra realtà provinciale. Per cortesia, però, nessuno tiri ulteriormente in ballo e a sproposito la mia famiglia, che già ha sofferto e pagato prezzi enormi e solo per questo andrebbe rispettata. Un rispetto che per la verità ho ravvisato nel presidente Berlusconi, e di questo gli siamo grati, quando ha voluto come simbolo e capolista la signora Lonardo. Per quanto mi riguarda la vicenda si chiude qui con l’invito a tutti a votare con intensità e partecipazione, sia alla Camera che al Senato, per Forza Italia».
De Girolamo, dal canto suo, ha consegnato un messaggio di distensione al partito che sarà letto domani pomeriggio, quando al Teatro Massimo di Benevento saranno presentati tutti i candidati azzurri. Ma lei, impegnata in Emilia, non potrà esserci: «Come già annunciato, lavoriamo per Forza Italia, sia alla Camera sia al Senato. Sono certa che otterremo un grande risultato. Lavoriamo per accrescere il consenso del nostro partito, in maniera unitaria, stoppando ogni sorta di polemica, creata travisando le mie parole. Il mio impegno sarà doppio, sia in Emilia che nel Sannio. L’avversario è rappresentato dal pericolo grillino. Nei confronti del quale, anche nel Sannio, la nostra componente politica rappresenta una risposta concreta e credibile. Insieme — conclude De Girolamo — andremo oltre il 27% e dimostreremo la forza dei sanniti».
Insomma, chi beneficerà a causa della contesa? Umberto del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture e capolista pd al proporzionale della Camera, potrebbe gongolare sotto i fuochi pirotecnici delle due contendenti. Invece, è scoraggiato: «Il conflitto — conferma — è evidente, ne parlano tutti, dato che la Lonardo è stata candidata capolista e la De Girolamo è stata costretta a candidarsi ad Imola. A tutto questo si aggiunga che Mastella prima ha dato vita a Noi Sanniti, poi all’Udeur 2.0, quindi alla Quarta gamba e infine è diluito in Fi. Il solito cliché. Ma pure la De Girolamo: se la prende con i vertici campani del suo partito, ma se Berlusconi avesse voluto salvarla sarebbe intervenuto. Perciò — conclude — il rischio è che siano favoriti esclusivamente i 5 stelle che carsicamente fanno voti. Beffando tutti».