Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Evidence. A New State of Art», la Cina incontra l’Italia a Sant’Elmo
Italia e Cina, visioni a confronto. Con il titolo di «Evidence. A New State of Art», inaugura domenica, negli Ambulacri di Castel Sant’Elmo una mostra singolare, realizzata in collaborazione con il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - polo museale della Campania e China arts and entertainment group, che propone una testimonianza di mondi, linguaggi e riflessioni dei due paesi, lungo l’arco di circa cinquant’anni. Curata da Alessandro Demma e Su Peng, l’esposizione (fino all’11 marzo) è parte di un format ben collaudato dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, ente no-profit con sede a Torino che dal 2005 opera per far conoscere gli artisti italiani nel mondo, contribuendo così alla diffusione dell’arte contemporanea. Alla base c’è lo studio e la condivisione di un progetto da parte di due curatori, uno italiano e uno cinese, con la scelta di un eguale numero di artisti selezionati sulla base di affinità artistiche e generazionali.
Nello specifico di «Evidence. A New State of Art» 16 artisti italiani e 16 cinesi si confronteranno attraverso un intreccio di linguaggi, tecniche, segni e simbolidisegno, pittura, scultura, fotografia, video e installazioni in grado di riprodurre quell’universo multiforme ed eterogeneo che è la cifra dell’arte contemporanea. Così che le opere di Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Luigi Mainolfi, Marisa Albanese, Eugenio Giliberti, Pierluigi Pusole, Botto & Bruno, Alberto Di Fabio, Adrian Tranquilli, Paolo Grassino, Marzia Migliora, Giuseppe Stampone, Domenico Antonio Mancini, Elisa Strinna, Fabrizio Cotognini, Perino & Vele dialogheranno con quelle di Liang Quan, Ma Kelu, Duan Zhengqu, Zhan Wang, Wang Shuye, Chen Qiuzhi, Yin Chaoyang, Ye Jianqing, Li Hui, Liu Bolin, Yang Xinguang, Lu Song, Qi Lei, Liu Cong, Li Yan e Yu Linhan. Evidence. «A New State of Art» è la decima mostra organizzata in Italia in collaborazione con i cinesi, sedici quelle organizzate in Cina. L’Istituto Garuzzo ha all’attivo 64 mostre in 12 paesi (Argentina, Armenia, Cile, Cina, Corea, Croazia, Giordania, Inghilterra, Italia, Russia, Slovacchia e Uruguay), ha promosso oltre 400 artisti e ha assegnato 8 premi internazionali collaborando con 16 curatori e direttori artistici nazionali e internazionali.