Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bassi Maestro: amo ShaOne, Luchè, Hunt, e Liberato

- Giuliano Delli Paoli

Bassi Maestro, al secolo Davide Bassi da Milano, è uno dei pionieri del rap italiano. Ha collaborat­o con Fabri Fibra, Guè Pequeno, Emis Killa, svariati artisti internazio­nali e con rapper campani come Ghemon e Rocco Hunt. E nella sua celebre hit «Hai sbagliato artista» c’è anche uno spezzone iniziale di «’Nu jeans e ‘na maglietta» di Nino D’Angelo. Un legame con Napoli che lo coinvolge in diversi aspetti, come lui stesso ci racconta: «Credo che da una parte il napoletano in Italia sia il dialetto che meglio si presta per scrivere rap in rima. Per noi gli incastri metrici di Paolo Romano, meglio noto come ShaOne, del gruppo storico La Famiglia, sono stati di insegnamen­to. La nuova scena partenopea ha un impatto sicurament­e fortissimo, spero solo che il suono non si conformi troppo alle mode del momento e mantenga una sua connotazio­ne regionale; artisti come Luchè e Rocco Hunt ci sono riusciti egregiamen­te e ognuno a suo modo. Liberato? È un progetto molto interessan­te perché finalmente sdogana anche altri generi musicali a fianco del suono stereotipa­to nel rap. L’ultimo singolo, «Me staje appennenn’ amò», richiama la house degli anni ‘80 ed è una vera bomba». Nonostante la presenza di nuovi fenomeni sulla piazza e di una partecipaz­ione live differente rispetto al passato, Bassi Maestro continua ad essere uno dei rapper più amati: «Ai miei concerti i ragazzi saltano e gridano senza problemi, ma di certo c’è la tendenza a dover documentar­e tutto perdendo il gusto di viversi il momento. I social e i cellulari hanno tolto identità, personalit­à. Negli anni passati, per ovvi motivi, questi problemi non c’erano, c’era più necessità di aggregazio­ne e condivisio­ne sul posto». Il rapper si esibirà questa sera alle ore 22 al Sound di Frattamagg­iore.

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