Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sting, da Cava all’Arena una storia lunga 30 anni
Dal 1988 al live di luglio che chiuderà il Teatro Festival
Dal 1988 al 2018, giusto 30 anni, quanti ne passano fra il memorabile concerto allo stadio di Cava de’ Tirreni a quello che il 30 luglio si terrà all’Arena Flegrea di Napoli. Allora Gordon Matthew Sumner, in arte Sting, suonò con un supergruppo che comprendeva fra gi altri Bradford Marsalis, Kenny Kirkland e Mino Cinelu, con i quali presentò l’emozionante scaletta legata all’album «Nothing like the sun» di cui faceva parte anche «They dance alone» dedicato alle vittime del regime cileno di Pinochet.
Questa volta invece toccherà a un repertorio antologico arricchito da una forte presenza di reggae che segna il nuovo album «44/876», ovvero i prefissi di Inghilterra e Giamaica, realizzato con Shaggy e anticipato con un brano al festival di Sanremo. Un anniversario, quindi, quello di Sting in Campania, regione che l’eclettico musicista di Newcastle frequenta molto come confermano le sue numerose presenze a Ischia, dove è rimasta memorabile una sua performance improvvisata dell’estate 2009 per il Global Film & Music Fest nella baia del Regina Isabella, dove potrebbe tornare per un soggiorno alla fine di questo tour, in cui la data napoletana è incastrata fra Roma, Verona e quindi Taormina. L’ex Police, infatti è molto legato all’Isola Verde come conferma il video-appello che registrò insieme alla moglie Trudie Styler subito dopo il terremoto dello scorso anno a Casamicciola.
L’evento che lo vedrà protagonista quest’estate a Napoli è una coproduzione fra il Napoli Teatro Festival Italia (che si aprirà l’8 giugno e si chiuderà il 10 luglio, di cui il concerto sarà quindi un finissage) e il Noisy Naples Fest, che ospiterà anche Bonobo il 12 giugno e Kasabian il 15 luglio.