Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Stamattina l’ultimo saluto a Giuseppe Galasso Da FI al Pd accuse al sindaco: silenzio assurdo
La polemica Alle 11 cerimonia laica al Maschio Angioino, nella sede della Società di storia patria. De Magistris tace ma sarà presente
Stamattina alle 11 addio a Giuseppe Galasso nella sede della Società di storia patria, all’interno del Maschio Angioino. Il sindaco de Magistris continua a tacere sullo storico ma stamattina parteciperà alla cerimonia laica. Proseguono le polemiche. Per il sottosegretario Migliore il Comune dovrebbe dedicare un luogo allo studioso, per la Carfagna c’è un comportamento irrispettoso.
Con una cerimonia laica, alle 11 di questa mattina, nei locali che ospitano la Società di Storia patria nel Maschio Angioino, Napoli darà il suo addio allo storico Giuseppe Galasso.
Ieri si sono svolti i sopralluoghi con i familiari, l’assessore alla Cultura Nino Daniele e il presidente della Società di Storia Patria Renata De Lorenzo. Il sindaco Luigi de Magistris, che parteciperà al funerale, ha dato disposizione che il Comune di Napoli e la città Metropolitana siano presenti coi rispettivi gonfaloni e con il picchetto d’onore della polizia municipale. Come anche il comune di Pozzuoli, città d’adozione del professor Galasso, vi risiedeva, infatti, ormai da trent’anni.
De Magistris, dunque, sarà presente, ma ad oggi è l’unico che non ha ricordato uno studioso, ma soprattutto un grande napoletano. Lo hanno fatto i suoi assessori, Daniele per primo e ieri anche Annamaria Palmieri con queste parole: «Maestro di generazioni di napoletani, esponente autorevole della cultura nazionale, impegnato nella vita civile e politica della città e del Paese, Galasso lascia un’eredità di pensiero critico e di amore per la città che dovremo preservare e saper far fruttare. Ho avuto l’onore in questi anni di condividere con lui riflessioni sulla scuola, vissute da studente e da maestro, sempre stimolanti e illuminate. Un abbraccio ai suoi familiari, ai nipoti che tanto amava e che seguiva nelle loro performance scolastiche e musicali» . Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al premier Paolo Gentiloni tutti hanno ricordato il suo meridionalismo illuminato, il suo impegno per l’ambiente, tutti proprio tutti hanno avuto una parola, un pensiero per Galasso. Tranne, e va registrato, il primo cittadino di Napoli. «Ed è incomprensibile. Lungi da me — spiega Mara Carfagna, esponente di Forza Italia e consigliera comunale — fare polemica politica, ma Galasso è uno dei figli migliori di Napoli e il sindaco dovrebbe solo esserne orgoglioso. Il suo silenzio è irrispettoso per la memoria del grande storico». «La scomparsa del professor Galasso — le fa eco il democratico sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore — è una perdita enorme per l’intero paese e soprattutto per la nostra città. Ricordo i suoi interventi pubblici, le sue appassionate arringhe per la difesa della nostra terra. La più importante legge che difende il territorio italiano porta il suo nome». E ancora: «Spero che il suo nome venga ricordato con la doverosa riconoscenza anche dalle istituzioni cittadine. Mi piacerebbe che il sindaco di Napoli, inspiegabilmente silente, possa fare in modo da potergli intitolare uno dei luoghi bellissimi di cui è ricca la nostra città. A Galasso dobbiamo molto, per l’impegno civile e per la visione di bellezza che ci ha saputo trasmettere».
E la democratica Teresa Armato: «Come si fa a non riconoscere la grandezza umana e culturale di Galasso? A non salutarla. Essendo molto legata alle Ville vesuviane ne ho sottolineato l’impegno per il Miglio d’Oro. Il silenzio, in questo momento, è davvero ingiustificato. Nessuno lo comprende. Tantomeno i napoletani».