Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Luca ai Cinque Stelle: truffatori, e Di Maio scappa La replica: solo spot sul nulla
I grillini: «Gestione desolante? Magistrati contabili generosi»
Non poteva lasciarsi scappare la ghiotta occasione di rovesciare un po’ di strali polemici sul collo di Luigi di Maio e dei 5 stelle, ora che anche i grillini sono costretti a fare a meno di un po’ di «mele marce» coltivate nei loro frutteti.
Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che da un bel po’ di tempo ha ingaggiato una vera crociata nei loro confronti, ha affidato il suo attacco ai social: «Purezza Cinque stelle. In Campania c’è da un anno una legge che consente a ogni consigliere regionale di rinunciare, in tutto o in parte, al proprio stipendio. Nessun consigliere Cinque stelle ha restituito un euro. Truffatori politici. Intanto Luigi Di Maio continua a scappare. Non vuole il confronto. Può scegliere data, luogo e anche un argomento a piacere. Ha paura?».
La replica del gruppo regionale grillino è giunta a stretto giro. La leader campana Valeria Ciarambino e il capogruppo Gennaro Saiello hanno ribattuto: «Noi abbiamo ricostruito scuole e salvato vite umane, loro continuano a mangiarsi tutto. L’età comincia a far sentire il suo peso nella memoria del governatore. L’amministratore di questa Regione agli ultimi posti in ogni classifica di merito continua a sottolineare che i consiglieri del Movimento 5 Stelle non hanno mai restituito un euro. Ecco allora come stanno le cose». E via l’elenco delle donazioni, sebbene una parte dei rendiconti dei singoli consiglieri continuino ad essere restituiti in ritardo, come si evince dal sito dedicato proprio alla trasparenza dei rimborsi.
«In due anni e mezzo — aggiungono — i sette consiglieri regionali campani hanno accantonato ben 482 mila euro dal taglio dei propri stipendi, soldi confluiti in un conto corrente intestato al Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle e gestito dal capogruppo e dal vicecapogruppo in carica. Di questa cifra — ricordano Saiello e Ciarambino — 106 mila euro li abbiamo già destinati all’istituto Rampone di Benevento, danneggiato dall’alluvione del Sannio, per il ripristino delle aule multimediali e dei laboratori. Altri 33 mila euro li abbiamo donati all’ospedale Loreto Mare per acquistare un ecografo e due concentratori di ossigeno, grazie ai quali sono state e continueranno ad essere salvate vite umane. Se poi lo smemorato De Luca si riferisce a una banale leggina di un anno fa, gli ricordiamo che si tratta di un provvedimento per il taglio volontario degli stipendi. Come Movimento 5 Stelle abbiamo invece proposto un taglio obbligatorio degli stipendi, ma l’avarizia della maggioranza in aula ha prevalso sul buon senso e la proposta è stata bocciata».
Anche Forza Italia esulta: «Abbiamo rinunciato alle spese di funzionamento dei gruppi politici del Consiglio regionale della Campania. Allo stato — rivendicano — abbiamo fatto risparmiare alle casse dell’ente circa 200 mila euro, unici in consiglio regionale, e contiamo per fine legislatura di restituirne 500mila». I 5 stelle commentano poi l’anticipazione della relazione che il presidente della Corte dei Conti, Michael Sciascia, illustrerà venerdì. «Spese improduttive e inutili, nessuna volontà di ridurre i costi della politica, assunzioni di comodo, consulenze dispensate senza alcun criterio agli amici degli amici e la necessità di continuare a tenere in piedi inutili società partecipate. È stata fin troppo generosa la Corte dei Conti regionale nel definire “desolante” la gestione pubblica di De Luca, puntando il dito sull’inefficienza di sanità e trasporti, settori zavorra per il rilancio della Campania. Gli stessi settori — concludono — su cui, paradossalmente, il governatore di questa regione ha concentrato maggiormente i suoi spot».
De Luca Ma quale purezza Nessun loro consigliere ha restituito un euro del suo stipendio in consiglio regionale
Ciarambino In due anni e mezzo abbiamo accantonato 482 mila euro e abbiamo dato fondi a una scuola sannita e al Loreto Mare