Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Csm decide: senza stipendio e sospeso il giudice Longo
Nuova tegola sul capo di Giancarlo Longo. La Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha infatti disposto la sospensione cautelare dalle funzioni e dallo stipendio dell’ex pm di Siracusa, originario di Napoli e in servizio a Ischia, arrestato il 7 febbraio scorso con l’accusa di associazione a delinquere, falso e corruzione nell’ambito di una inchiesta delle Procure di Messina e Roma. Il provvedimento era stato chiesto dal procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio ed è obbligatorio nel caso di arresto di un magistrato.
Longo, che alcuni mesi fa è stato trasferito in prevenzione al tribunale civile di Napoli e poi distaccato negli uffici dell’Isola verde, è accusato di aver «pilotato» fascicoli di indagine per favorire i clienti di due avvocati siracusani, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, anche loro arrestati nell’ambito dell’inchiesta. In cambio, stando alle accuse, avrebbe ottenuto soldi e regali. Con lo stesso provvedimento la Sezione disciplinare ha anche disposto il collocamento fuori dal ruolo organico del magistrato. Martedì scorso il gip di Messina ha respinto la richiesta del legale del magistrato di sostituire la custodia cautelare in carcere con i domiciliari. Secondo la Procura di Messina, Longo, avrebbe pilotato fascicoli di indagine per favorire i clienti dei due avvocati siracusani. Dall’inchiesta che ha coinvolto in tutto 15 persone è emerso che Longo, in cambio, avrebbe ricevuto 88 mila euro e in regalo un Capodanno con la sua famiglia a Dubai e un altro in un hotel extralusso di Caserta.