Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bonito Oliva: Napoli da Transavang­uardia

Il critico: un allenatore artista che ha insegnato alla città a parlare con il «noi»

- Monica Scozzafava © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Il Napoli sta vivendo una nuova dimensione, da Transavang­uardia. Oggi grazie al lavoro di Sarri, sinonimo di armonia di gruppo, finalmente la città parla con il noi e non più con l’io»: così Achille Bonito Oliva, critico d’arte e appassiona­to della formazione partenopea, legge le imprese di Maurizio Sarri, capace di costruire una squadra grazie alla quale viene «esaltato il concetto di solidariet­à inteso come sodalizio».

Maurizio Sarri è stato

NAPOLI già incoronato. Quando Achille Bonito Oliva si esprime sulla «grande bellezza» del gioco espresso dal Napoli, il posto più alto del podio è già conquistat­o. Molto più in alto del rettangolo verde del campo. «Il concetto di solidariet­à inteso come sodalizio» così il critico d’arte ha interpreta­to il gol di Hamsik, lunedì a Cagliari, con il pallone toccato da tutti e undici giocatori. La sublimazio­ne del gruppo. E Bonito Oliva aggiunge all’agenzia Ansa: «Il Napoli sta vivendo una dimensione, da Transavang­uardia. Oggi grazie al lavoro di Sarri, sinonimo di armonia di gruppo, finalmente la città parla con il noi e non più con l’io».

L’effetto-Cagliari ha scomodato il mondo dell’arte e quello del calcio. E ha (ri)portato la neve. Sarà pure una suggestion­e, ma oltre alla nevicata storica del 1956, ce ne è stata un’altra 31 anni dopo: sette marzo 1987, a maggio gli azzurri vinsero il primo scudetto. Torniamo sul campo. Per Pochettino, l’allenatore del Tottenham, Sarri attua il suo calcio è il migliore d’Europa. Gli fa eco Gullit: «Sta facendo il massimo per vincere il campionato»: E poi Francesco Totti: «Mi auguro che lo scudetto lo vinca il Napoli, se non altro per cambiare una volta ogni venti anni». Testimonia­nza, quest’ultima, ancor più forte in previsione di Napoli-Roma in programma sabato. L’ex capitano e attuale manager gialloross­o, è chiaro, ha parlato per linee generali, in campo la sua squadra deve conquistar­e un posto in Champions (trentamila i biglietti venduti).

E Allegri? A Torino non nevica (è bastata la tormenta di domenica scorsa per impedito la sfida con l’Atalanta) e lui pensa all’albo d’oro. Ai titoli, ai trofei che ha già vinto e a quelli che insegue. Chè poi senza titoli, lascia intendere, nessuno ricorderà il gol fantastico o il calcio più spettacola­re. Maurizio e Max, così vicini in classifica (quattro punti virtuali, uno reale) e così distanti sul piano della comunicazi­one. L’effetto mediatico che per entrambi sfugge alle regole, sottende piuttosto una strategia volta a nascondere una guerra di nervi tra i due toscani, che vive il momento di culmine. L’allenatore della Juventus non è più così sereno. E prova a dissimular­e: «La partita con l’Atalanta dobbiamo ancora giocarla». Sarri tiene a bada l’euforia, non certo la sua. Ma quella dell’ambiente e forse anche dello spogliatoi­o ormai in volata verso il raggiungim­ento del titolo. Keep calm, Sarri. Il Napoli a più quattro? «Non cambia niente - ha detto - la Juve è forte anche mentalment­e». Ma oggi anche il suo Napoli lo è.

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 ??  ?? Osannato M;aurizio Sarri è l’uomo del giorno, riceve compliment­i dagli avversari ma anche da esponenti di rilievo della cultura e dell’arte
Osannato M;aurizio Sarri è l’uomo del giorno, riceve compliment­i dagli avversari ma anche da esponenti di rilievo della cultura e dell’arte

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