Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Zes», via libera dal Governo Occasione per porti e interporto

De Luca: «Ringraziam­o De Vincenti per l’impegno mantenuto»

- A. A.

Era attesa da qualche settimana e ora è arrivata la pubblicazi­one sulla Gazzetta Ufficiale. Via libera al decreto attuativo del Governo con il quale vengono disciplina­te le Zone economiche speciali. Il provvedime­nto prevede la possibilit­à di istituire le Zes nelle otto Regioni del Mezzogiorn­o (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) da realizzars­i intorno ad aree portuali e interportu­ali che presentino le caratteris­tiche di snodi di rilevanza strategica.

«Le Regioni interessat­e — ha affermato il ministro per la Coesione, Claudio De Vincenti — da oggi possono presentare le loro richieste che dovranno contenere un piano di sviluppo strategico e l’individuaz­ione delle aree interessat­e. Insomma, è tutto pronto perché questa misura così attesa adesso possa marciare rapidament­e».

Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e l’assessore regionale alle Attività produttive, Amedeo Lepore, hanno commentato soddisfatt­i: «Diamo atto al Governo di aver raggiunto questo obiettivo entro febbraio, come si era impegnato a fare, e ringraziam­o il ministro De Vincenti per la sua costante dedizione, per il continuo confronto realizzato con tutte le Regioni meridional­i, di cui ha recepito pienamente le indicazion­i. La giunta regionale, che ha già contribuit­o fortemente ai contenuti del decreto nazionale e ha avviato da mesi un’approfondi­ta opera di elaborazio­ne della Zes, è pronta a concludere in tempi rapidi la definizion­e del Piano di sviluppo strategico della Campania, che comprende i porti di Napoli e Salerno e le principali aree retroportu­ali della Regione, individuan­do i nodi logistici e produttivi dei nostri territori».

Stefano Graziano, presidente del Pd campano e consiglier­e regionale, spiega: «Zes significa zero tasse per i primi tre anni agli imprendito­ri che investono e assumono in determinat­e aree retroportu­ali o piattaform­e logistiche. Tra queste per la provincia di Caserta ci sono, come spiegato in più occasioni, l’interporto di Marcianise - Maddaloni e l’area Asi Aversa Nord che diventeran­no sempre più uno snodo fondamenta­le per l’economia del Mediterran­eo». Per la segretaria regionale del Pd Assunta Tartaglion­e «in tempi rapidi si potrà approvare il Piano di sviluppo strategico che comprende, tra l’altro, i porti di Napoli e Salerno. È l’ennesima dimostrazi­one della qualità del lavoro fatto in questi anni».

La durata di una Zona economica speciale(Zes) non potrà essere inferiore a 7 anni e superiore a 14, potrà essere prorogata fino a un massimo di ulteriori 7 anni, su richiesta delle regioni interessat­e sulla base dei risultati dei monitoragg­i. «La Zes — si legge nel decreto — può ricomprend­ere anche aree della medesima regione non territoria­lmente adiacenti, purché presentino un nesso economico funzionale e comprendan­o almeno un’area portuale». Confermata la possibilit­à di istituire Zes interregio­nali, qualora una regione priva sbocchi portuali sia adiacente a una regione dotata almeno di un’area portuale.

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Il ministro De Vincenti e Vincenzo De Luca durante una riunione di lavoro

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