Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Giallo in metro Vigilante trovato in fin di vita
Colpito con una mazza alla testa, si segue anche la pista della vendetta
Colpito con una bastonata alla testa mentre nelle prime ore di ieri faceva un giro di perlustrazione nella stazione della metropolitana di Piscinola. È in fin di vita un vigilante, Francesco Della Corte, 52 anni. L’uomo è ricoverato all’ospedale Cardarelli dove è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. Un vero e proprio giallo l’aggressione. Della Corte, in servizio con un collega della Security Service, stava effettuando un controllo. Il collega in auto, non vedendolo tornare, si è allarmato. Intanto, però, qualcuno che lo aveva visto riverso in terra aveva già chiamato i soccorsi.
Lotta fra la vita e la
NAPOLI morte Francesco Della Corte, il vigilante di 52 anni aggredito nelle prime ore di sabato nella stazione della metropolitana di Piscinola.
L’uomo, dipendente della Security Service, era in servizio con un collega. È sceso per compiere un sopralluogo lungo il perimetro e all’interno della stazione, mentre l’altra guardia giurata — da prassi — è rimasta alla guida dell’auto. Erano circa le tre del mattino: Della Corte ha attraversato il cancello e si è avviato all’interno del complesso. Ma non è mai tornato indietro. È stato aggredito — probabilmente alle spalle — da ignoti che lo hanno colpito alla testa con quella che in un primo momento si riteneva potesse essere una spranga di ferro.
L’allarme alla polizia è arrivato da qualcuno che dalla propria abitazione vede l’interno della stazione e ha chiamato il 113. Gli uomini del commissariato Scampia — dove si stanno portando avanti indagini serratissime, giunte già a conclusioni concrete — sono arrivati prima che il collega di Della Corte intervenisse e hanno trovato la vittima riversa a terra, in un lago di sangue. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Cardarelli dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico ed è ora in prognosi riservata in condizioni molto critiche, dal momento che i danni cerebrali sono gravissimi e i medici ritengono che non sarà possibile attendersi da lui rivelazioni utili su quanto accaduto.
L’aggressione è avvenuta nello spazio tra il cancello di ingresso della stazione e l’atrio. Poco distante, in un terreno abbandonato, i poliziotti hanno ritrovato la gamba di un tavolo che si sospetta possa essere stata utilizzata per colpire l’uomo e poco vicino il suo zainetto, nel quale c’erano i suoi effetti personali. Una circostanza che ha portato ad accantonare l’ipotesi dell’aggressione a scopo di rapina dal momento che al vigilante non è stata sottratta la pistola e nel suo zaino non mancherebbe nulla.
Indagini sono state avviate anche sul conto dell’uomo, per capire se qualcosa nel suo passato possa aver scatenato l’aggressione. E ha preso corpo l’ipotesi che Della Corte sia stato aggredito per vendetta. Solo pochi giorni fa — hanno raccontato ai poliziotti i suoi familiari — aveva sventato un furto in una tabaccheria della zona. La banda lo avrebbe atteso all’interno della stazione per «punirlo» dello sgarro e dargli una lezione memorabile. C’è anche un’altra ipotesi, meno solida. Della Corte potrebbe essere stato vittima dei molti writer che gravitano intorno alla stazione di Piscinola. Solo un mese fa alcuni di loro avevano disegnato su una carrozza un maiale con una divisa da metronotte.
Di certo c’è che le immagini delle telecamere a circuito chiuso della stazione — che Anm ha messo a disposizione della magistratura fin da subito — sono chiarissime. Svelano le fasi dell’aggressione con agghiacciante brutalità e i volti di quelli che hanno atteso nell’ombra Della Corte potrebbero essere «leggibili» con una analisi da parte dei tecnici della polizia scientifica nelle prossime ore.