Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dall’illusione all’incubo Azzurri sconfitti dalla Roma
Stavolta a Sarri un po’ di ragione bisogna dargliela sulla pressione che la Juve, giocando prima, può mettere sul suo Napoli. Che sembrava aver superato questo step mentale.
Invece è sceso in campo mezz’ora dopo il gol di Dybala alla Lazio ed è apparso tramortito. Scioccato dal risultato dell’Olimpico che peraltro si è verificato nel recupero. Perde contro la Roma e subisce quattro gol: la peggiore sconfitta della gestione Sarri. La vetta della classifica viene mantenuta, perché la Juventus (meno uno) deve ancora recuperare la partita con l’Atalanta. Ma c’è da augurarsi che una sconfitta così pesante non comprometta la stagione. Il duello di fuoco continua, ma se è vero che saranno i dettagli a decidere chi vincerà lo scudetto, la debacle contro i giallorossi, rivitalizzati da Dzeko, può diventare un particolare che alla fine peserà sul traguardo finale. Il Napoli aveva iniziato la sua partita molto prima del fischio di inizio al San Paolo, ma al triplice fischio di Banti. E non è soltanto una questione di campo. Davanti allo stadio, una tifosa con gli occhi fuori dalle orbite per la rabbia aveva urlato: «Questi bianconeri parlano con i diavoli». Con chi invece ha parlato Sarri per provare a risistemare la bussola all’interno del suo spogliatoio? Forse l’allenatore ha scelto di glissare, affidandosi a quella maturità e consapevolezza che la sua squadra aveva dimostrato di aver raggiunto. Invece sarà stato il primo a stupirsi, al di là del valore dell’avversario e della bravura di Di Francesco, che il Napoli sotto il profilo mentale deve guadagnare ancora qualcosina. Niente è perduto, ma paradossalmente la sconfitta di ieri (dopo dieci vittorie consecutive al San Paolo) diventa una prova di fuoco per gli azzurri. Che non potranno concedersi più alcun sbandamento e necessariamente dovranno imporsi nello scontro diretto di aprile a Torino. Nessuno parli per ora di sorpasso, forse grazie alle nevicata che la settimana scorsa, arrivò provvidenziale a Torino e impedì la sfida tra Juve e Atalanta. Ma il clima è inevitabilmente depresso. La squadra di Allegri deve recuperare una partita non proibitiva, ma il Napoli oltre allo scontro diretto dovrà giocare in trasferta le partite contro le milanesi. Calendario non semplice a partire da domenica. E umore da tirare su. Probabilmente ci penserà capitan Insigne, al quale la sonora sconfitta non toglie la palma di migliore, a risollevare la squadra. L’attaccante napoletano non si è arreso mai, che dia adesso la carica per andare avanti.