Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Solidarietà da colleghi e forze politiche
Sono numerose le reazioni
NAPOLI che hanno fatto seguito all’aggressione subita dal vigilante Francesco Della Corte nelle prime ore di sabato mattina nei pressi della stazione di Piscinola. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha espresso «solidarietà al lavoratore addetto alla sicurezza della stazione di Piscinola vittima di una brutale e violenta aggressione criminale, vicinanza alla sua famiglia ed auspicio che le forze dell’ordine assicurino al più presto alla giustizia i responsabili del vile agguato».
Giuseppe Alviti, presidente delle guardie giurate particolari, rileva che «ancora una volta una guardia giurata combatte tra la vita e la morte per aver adempiuto ad un suo compito. Il collega stanotte in una ispezione di routine alla stazione della metropolitana di Piscinola veniva colpita al cranio da un fendente con un palo di ferro e ora versa in gravi condizioni al Cardarelli di Napoli. Purtroppo — sottolinea — come denunciamo da anni lo Stato è assente sulla categoria e siamo solo carne da macello veniamo ammazzati sia burocraticamente per un rinnovo quanto ammazzati dalla criminalità ma nessuno prende le giuste posizioni».
Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità del Comune di Napoli, ricorda che «a Castel Volturno un autista Ctp ha subito una colpo da dietro mentre guidava l’autobus, con conseguente invasione di corsia, rischiando seriamente una tragedia ancora peggiore. Poi la feroce aggressione subita dal vigilante in servizio di ronda alla stazione di Piscinola. Gli ultimi episodi in ordine di tempo che coinvolgono i lavoratori del comparto trasporti. Lavoratori che devono sopportare di tutto: dalle aggressioni dei malavitosi, agli atti vessatori da parte dei passeggeri inviperiti per le condizioni in cui viaggiano e poi le critiche da parte di chi invece dovrebbe garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente». La sua «personale solidarietà alla guardia giurata» è stata espressa dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli. «Un’aggressione vile ai danni di un lavoratore che aveva il compito di tutelare il deposito dei treni della metro collinare dalle continue intrusioni da parte di writer, baby gang e teppisti. Un lavoro, quello delle guardie giurate, che sta diventando sempre più pericoloso a causa della recrudescenza dei fenomeni criminali nelle stazioni delle linee metro, cumana e circumvesuviana».