Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Napoli sconfitta choc Ora campionato in salita

La Roma passa al San Paolo con un grande Dzeko: 2-4 Insigne unica nota positiva

- Donato Martucci

Napoli, che disastro. Si ferma a dieci la striscia di vittorie degli azzurri e nella maniera più incredibil­e. La peggior sconfitta dell’era Sarri in campionato. La Roma passa in scioltezza (2-4) e ora la Juve (vittoriosa a Roma contro la Lazio) appare più minacciosa.

Un crollo inspiegabi­le che può pregiudica­re il cammino verso il traguardo più ambito. Gli azzurri restano al comando, la Juventus è a -1, ma virtualmen­te i bianconeri sono a più due se battono l’Atalanta nel recupero. Una sconfitta che potrebbe avere un brutto contraccol­po psicologic­o per la fase finale della stagione, anche per come è maturata. Eppure le cose si erano messe bene con Insigne che portava in vantaggio il Napoli al 6’ su assist di Mario Rui (settimo gol in campionato per il Magnifico). Nemmeno il tempo di esultare, però, che la Roma pareggia approfitta­ndo di un errore di Jorginho a centrocamp­o. Raccoglie Nainggolan che serve Under. Il turco tira e Mario Rui devia nella sua porta beffando Reina. Le cose si complicano ancora per gli azzurri, l’unico più lucido sembra Insigne che nella prima parte della gara va al tiro in almeno sette occasioni. La beffa arriva al 26’: traversone preciso di Florenzi che pesca Dzeko al centro, l’attaccante bosniaco sovrasta Albiol e trova l’angolino con l’incornata.

Gli azzurri provano a rimetterla a posto ma trovano grandi difficoltà perché la Roma è disposta bene a centrocamp­o dove Jorginho e Allan fanno grande fatica e non riescono a trovare varchi. Nella ripresa, il copione non cambia ed è ancora Insigne a rendersi pericoloso in avvio con un tiro su cui si oppone ancora una volta Alisson. Gli azzurri fanno fatica a trovare le giocate e le linee di passaggio giuste perché la Roma è abile a sporcarle tutte. È ancora Insigne che ci prova: l’attaccante azzurro riceve al limite, si accentra e prova il tiro verso l’angolino. Palla che esce di un niente. Ma è la Roma a trovare il terzo gol, ancora con Dzeko (il San Paolo gli porta bene, l’anno scorso segnò una un’altra doppietta) e il Napoli si spegne. Cala il gelo al San Paolo, l’unico sorriso è il ritorno in campo di Milik dopo 159 giorni dall’operazione al crociato. Insigne è l’unico che mostra carattere e va ancora al tiro ma Alisson si oppone due volte. Arriva però il tracollo e il quarto gol della Roma. Ingenuità di Mario Rui che respinge con il tacco in area e Perotti segna dal dischetto. Va a segno Mertens (17esimo gol in campionato) ma ormai il tempo è scaduto. Una sconfitta incredibil­e, ora occorrerà raccoglier­e i cocci di questo disastro che non era annunciato.

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