Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dema in lista alle Europee con i leader «ribelli» Il sindaco: non so se candidarmi

Il sindaco all’incontro con Varoufakis e i movimenti radicali. L’ex ministro greco: prepariamo una lista

- di Fabrizio Geremicca

Il sindaco de Magistris annuncia la partecipaz­ione a una lista sovrannazi­onale per le Europee del 2019: ma non so se mi candiderò.

Scalda i motori demA in vista

NAPOLI delle future sfide elettorali e stringe alleanze in Europa. Ieri a Napoli si sono incontrati esponenti dei partiti progressis­ti ed ecologisti del continente per iniziare a costruire un soggetto politico transnazio­nale che chiederà il voto ai cittadini europei a maggio 2019. Nella Domus Ars, in via Santa Chiara, si sono stretti la mano il sindaco de Magistris, Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco tra i fondatori di DiEM 25, e Benoit Hamon, alla guida del nuovo movimento Generation.s. «Presentere­mo alle Europee — ha detto Varoufakis — un’unica lista di candidati con un unico programma».

De Magistris ha richiamato la necessità «di liberare l’Europa dalle politiche liberiste ed oligarchic­he. E’ un obiettivo politico indispensa­bile a garantire i diritti e soddisfare i bisogni del popolo europeo». Per raggiunger­lo, propone «una rete che possa unire i movimenti, i comitati e le città in nome di un neomunicip­alismo». Circa l’ipotesi di una sua candidatur­a a Strasburgo, ha commentato: «Non c’è incompatib­ilità con il ruolo di sindaco, ma non so se lo farò». Hanno partecipat­o all’incontro gruppi e sigle della sinistra provenient­i dalla Romania, dalla Germania, Slovenia, Francia, Croazia, Portogallo, Polonia. Prima di incontrare Varoufakis, de Magistris era intervenut­o anche alla manifestaz­ione convocata dalla comunità senegalese per rispondere all’omicidio di Idrissa Diene, l’ambulante africano freddato a Firenze da un italiano la scorsa settimana. Ha raggiunto i manifestan­ti quando il corteo è arrivato in piazza Municipio, dove è stato calato lo striscione: «Restiamo umani». Con alcuni ambulanti ha anche scattato selfie.

Il primo cittadino ha commentato, poi, le scritte ingiuriose nei suoi confronti che sono comparse sui muri di Villa Foridiana: «Diffamazio­ni ed attacchi di stampo camorristi­co». A Palazzo San Giacomo, intanto, ci si prepara alla trasferta romana di giovedì prossimo, quando a Palazzo Chigi il capo di gabinetto Attilio Auricchio ed il responsabi­le dell’avvocatura comunale Fabio Maria Ferrari incontrera­nno i tecnici della presidenza del Consiglio per discutere dell’ipotesi che lo Stato si faccia carico di una parte consistent­e — almeno il 75% — del debito di 114 milioni che fu contratto dal commissari­ato per la ricostruzi­one post sisma con il consorzio Cr8, impegnato oltre trent’anni fa nei lavori. Proprio il mancato inseriment­o del debito in Bilancio sta alla base della delibera della Corte dei conti che ha contestato a Palazzo San Giacomo lo sforamento del patto di stabilità. La scorsa settimana il ricorso del Comune è stato respinto in via definitiva e si è fatto quantomai concreto il rischio del dissesto. L’àncora di salvezza è rappresent­ata dalla possibilit­à che una parte dei soldi dovuti al consorzio sia versata dallo Stato e non dal Comune, in consideraz­ione del fatto che il debito fu contratto all’epoca dalla struttura commissari­ale. Scende in campo anche la Cgil, che chiede un intervento straordina­rio del Governo «per sterilizza­re le conseguenz­e che potrebbero ricadere sul personale dipendente del comune di Napoli».

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Luigi de Magistris. Al
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Yanis Varoufakis, ieri
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Strategie Luigi de Magistris. Al lato, l’ex ministro greco Yanis Varoufakis, ieri a Napoli

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