Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dema in lista alle Europee con i leader «ribelli» Il sindaco: non so se candidarmi
Il sindaco all’incontro con Varoufakis e i movimenti radicali. L’ex ministro greco: prepariamo una lista
Il sindaco de Magistris annuncia la partecipazione a una lista sovrannazionale per le Europee del 2019: ma non so se mi candiderò.
Scalda i motori demA in vista
NAPOLI delle future sfide elettorali e stringe alleanze in Europa. Ieri a Napoli si sono incontrati esponenti dei partiti progressisti ed ecologisti del continente per iniziare a costruire un soggetto politico transnazionale che chiederà il voto ai cittadini europei a maggio 2019. Nella Domus Ars, in via Santa Chiara, si sono stretti la mano il sindaco de Magistris, Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco tra i fondatori di DiEM 25, e Benoit Hamon, alla guida del nuovo movimento Generation.s. «Presenteremo alle Europee — ha detto Varoufakis — un’unica lista di candidati con un unico programma».
De Magistris ha richiamato la necessità «di liberare l’Europa dalle politiche liberiste ed oligarchiche. E’ un obiettivo politico indispensabile a garantire i diritti e soddisfare i bisogni del popolo europeo». Per raggiungerlo, propone «una rete che possa unire i movimenti, i comitati e le città in nome di un neomunicipalismo». Circa l’ipotesi di una sua candidatura a Strasburgo, ha commentato: «Non c’è incompatibilità con il ruolo di sindaco, ma non so se lo farò». Hanno partecipato all’incontro gruppi e sigle della sinistra provenienti dalla Romania, dalla Germania, Slovenia, Francia, Croazia, Portogallo, Polonia. Prima di incontrare Varoufakis, de Magistris era intervenuto anche alla manifestazione convocata dalla comunità senegalese per rispondere all’omicidio di Idrissa Diene, l’ambulante africano freddato a Firenze da un italiano la scorsa settimana. Ha raggiunto i manifestanti quando il corteo è arrivato in piazza Municipio, dove è stato calato lo striscione: «Restiamo umani». Con alcuni ambulanti ha anche scattato selfie.
Il primo cittadino ha commentato, poi, le scritte ingiuriose nei suoi confronti che sono comparse sui muri di Villa Foridiana: «Diffamazioni ed attacchi di stampo camorristico». A Palazzo San Giacomo, intanto, ci si prepara alla trasferta romana di giovedì prossimo, quando a Palazzo Chigi il capo di gabinetto Attilio Auricchio ed il responsabile dell’avvocatura comunale Fabio Maria Ferrari incontreranno i tecnici della presidenza del Consiglio per discutere dell’ipotesi che lo Stato si faccia carico di una parte consistente — almeno il 75% — del debito di 114 milioni che fu contratto dal commissariato per la ricostruzione post sisma con il consorzio Cr8, impegnato oltre trent’anni fa nei lavori. Proprio il mancato inserimento del debito in Bilancio sta alla base della delibera della Corte dei conti che ha contestato a Palazzo San Giacomo lo sforamento del patto di stabilità. La scorsa settimana il ricorso del Comune è stato respinto in via definitiva e si è fatto quantomai concreto il rischio del dissesto. L’àncora di salvezza è rappresentata dalla possibilità che una parte dei soldi dovuti al consorzio sia versata dallo Stato e non dal Comune, in considerazione del fatto che il debito fu contratto all’epoca dalla struttura commissariale. Scende in campo anche la Cgil, che chiede un intervento straordinario del Governo «per sterilizzare le conseguenze che potrebbero ricadere sul personale dipendente del comune di Napoli».