Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Privatizzare? Decide il Comune»
Pascale, la patata è di quelle bollenti. Quale sarà la sua priorità?
«Bisogna sedersi e guardare tutte le carte — esordisce Nicola Pascale (in foto, a destra, con l’assessore Mario Calabrese)— Non che non le conosca, ma certo bisogna guardarle con un occhio diverso. E’ necessario esaminare la procedura con il tribunale. Poi serve mettere mano ad una serie di cose per ridare motivazione all’azienda, per ricostruire il senso di appartenenza».
Il tempo stringe. Il 22 aprile termina la fase di concordato preventivo.
«Ma non è che finora non sia stato fatto nulla. E soprattutto, sono state avviate le procedure per trovare il soggetto che dovrà supportare l’azienda nel piano di rientro e che individuerà una serie di azioni che ci consentiranno, in un po’ di anni, di rientrare con le esposizioni».
Come giudica il lavoro di Maglione?
«Ha lavorato bene e con molta serietà in una fase in cui era importante avviare certe cose. E’ chiaro che ci sono fasi diverse, ora va ricostruita una squadra. E bisogna mettersi a lavorare sui servizi offerti dall’Anm».
Appunto. Da dove comincerà? E soprattutto, i cittadini quando vedranno nuovamente i bus passare?
«Calma. Innanzitutto, è necessario cominciare a pensare ad una riorganizzazione della rete che non sempre è adeguata alle variazioni del trasporto pubblico sul ferro».
Tradotto?
«Le faccio un esempio: ci sono ancora alcune cose ridondanti, come collegamenti su gomma dalla zona orientale alla zona ospedaliera che si potrebbero ripensare. Ovviamente, sono cose che sarà necessario studiare con numeri alla mano».
Lei dovrebbe però essere avvantaggiato: l’Anm, dall’assessorato alla Mobilità, la segue quotidianamente da anni.
«Conosco molte cose perché ho avuto modo di studiarle. Vanno però ora ricalibrate sulla realtà che andrò ad amministrare».
Nino Simeone ritiene che la sua nomina sia propedeutica alla privatizzazione ipotizzata da Calabrese.
«Con Simeone ci siamo già sentiti, abbiamo un buon rapporto e sono convinto che si possa lavorare insieme per il bene di Anm».
Ma lei è favorevole o contrario alla privatizzazione?
«Sono scelte che spettano al Comune e non a chi sta nell’azienda. Il Comune, ovvio, valuterà in base alle analisi che si potranno fare col supporto che l’azienda darà».