Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La mail: bomba alla Whirlpool Stop attività, ma è falso allarme
Si sospende anche il voto per le Rsu. Gli artificieri non hanno trovato nulla
Erano ancora in corso le votazioni per le Rsu di fabbrica, quando è arrivata prima una mail pare da un provider arabo e contemporaneamente una lettera in portineria, entrambi messaggi anonimi, nei quali veniva avvertito il personale della sede di via Argine a Napoli della Whirlpool Emea che entro le prossime 24-48 ore sarebbero esplosi all’interno della fabbrica alcuni ordigni. Naturalmente, vista l’origine delle minacce è stato lanciato subito l’allarme. Avvertiti carabinieri e polizia, che dopo poco sono giunti sul posto ed hanno fatto immediatamente evacuare l’intera fabbrica che era ovviamente nel pieno dell’attività.
Stop anche alla consultazione elettorale per la scelta delle rappresentanze sindacali. Dopo circa trenta minuti, alle 14 in punto, sono anche arrivati gli artificieri che hanno avviato la non facile attività, trattandosi di un grande stabilimento industriale, di ricerca della presenza di eventuali ordigni. E’ stato setacciato palmo a palmo ogni reparto. Controllati uffici e mensa. Insomma una bonifica a 360 gradi dell’intera struttura. Nel frattempo i lavoratori sono stati messi in libertà e per ciò che riguarda la votazione in corso, le urne in cui erano già state riposte le schede, pare dell’85% dei votanti sono state sigillate e custodite nella cassaforte del Cral aziendale. Alle 18,30, poi, gli artificieri hanno concluso le operazioni di ricerca, accertando l’infondatezza delle minacce anonime: non è stato trovato alcun ordigno esplosivo. Ma sulla vicenda è stata avviata un’indagine, anche perché il gesto lascia comunque qualche preoccupazione. E’ la prima volta che accade in una fabbrica di Napoli un episodio del genere, fatto ritenuto dai sindacati molto grave. Ma sia Fiom e Uilm, le uniche due categorie finora rappresentate alla Whirlpool, hanno preferito non commentare ufficialmente l’accaduto, che si ipotizza sia legato proprio al voto in corso delle Rsu. La Fiom sembra abbia chiesto l’annullamento e la ripetizione del voto. La Uilm non è d’accordo e ritiene invece che alla ripresa delle attività in fabbrica si debba riprendere a votare da dove si era interrotto il tutto, cioè per il numero delle ore, circa sei, che mancavano per concludere regolarmente la consultazione.
Per precauzione, visto che le minacce indicavano esplosioni tra la giornata odierna e domani, il sito resta presidiato dalle forze dell’ordine e l’attività resterà ferma per ulteriori 48 ore. Resta l’inquietitudine, ora si sta analizzando la mail e attraverso il dominio internet arabo di rintracciare l’autore, anche se è un’operazione ritenuta molto complicata. Per il momento nessuno ha rivendicato alcunché. Oggi proseguiranno ulteriori accertamenti delle forze dell’ordine.
Il messaggio di posta elettronica è stato recapitato da un dominio arabo ora al vaglio degli inquirenti