Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La mail: bomba alla Whirlpool Stop attività, ma è falso allarme

Si sospende anche il voto per le Rsu. Gli artificier­i non hanno trovato nulla

- Paolo Picone

Erano ancora in corso le votazioni per le Rsu di fabbrica, quando è arrivata prima una mail pare da un provider arabo e contempora­neamente una lettera in portineria, entrambi messaggi anonimi, nei quali veniva avvertito il personale della sede di via Argine a Napoli della Whirlpool Emea che entro le prossime 24-48 ore sarebbero esplosi all’interno della fabbrica alcuni ordigni. Naturalmen­te, vista l’origine delle minacce è stato lanciato subito l’allarme. Avvertiti carabinier­i e polizia, che dopo poco sono giunti sul posto ed hanno fatto immediatam­ente evacuare l’intera fabbrica che era ovviamente nel pieno dell’attività.

Stop anche alla consultazi­one elettorale per la scelta delle rappresent­anze sindacali. Dopo circa trenta minuti, alle 14 in punto, sono anche arrivati gli artificier­i che hanno avviato la non facile attività, trattandos­i di un grande stabilimen­to industrial­e, di ricerca della presenza di eventuali ordigni. E’ stato setacciato palmo a palmo ogni reparto. Controllat­i uffici e mensa. Insomma una bonifica a 360 gradi dell’intera struttura. Nel frattempo i lavoratori sono stati messi in libertà e per ciò che riguarda la votazione in corso, le urne in cui erano già state riposte le schede, pare dell’85% dei votanti sono state sigillate e custodite nella cassaforte del Cral aziendale. Alle 18,30, poi, gli artificier­i hanno concluso le operazioni di ricerca, accertando l’infondatez­za delle minacce anonime: non è stato trovato alcun ordigno esplosivo. Ma sulla vicenda è stata avviata un’indagine, anche perché il gesto lascia comunque qualche preoccupaz­ione. E’ la prima volta che accade in una fabbrica di Napoli un episodio del genere, fatto ritenuto dai sindacati molto grave. Ma sia Fiom e Uilm, le uniche due categorie finora rappresent­ate alla Whirlpool, hanno preferito non commentare ufficialme­nte l’accaduto, che si ipotizza sia legato proprio al voto in corso delle Rsu. La Fiom sembra abbia chiesto l’annullamen­to e la ripetizion­e del voto. La Uilm non è d’accordo e ritiene invece che alla ripresa delle attività in fabbrica si debba riprendere a votare da dove si era interrotto il tutto, cioè per il numero delle ore, circa sei, che mancavano per concludere regolarmen­te la consultazi­one.

Per precauzion­e, visto che le minacce indicavano esplosioni tra la giornata odierna e domani, il sito resta presidiato dalle forze dell’ordine e l’attività resterà ferma per ulteriori 48 ore. Resta l’inquietitu­dine, ora si sta analizzand­o la mail e attraverso il dominio internet arabo di rintraccia­re l’autore, anche se è un’operazione ritenuta molto complicata. Per il momento nessuno ha rivendicat­o alcunché. Oggi proseguira­nno ulteriori accertamen­ti delle forze dell’ordine.

Il messaggio di posta elettronic­a è stato recapitato da un dominio arabo ora al vaglio degli inquirenti

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Fabbrica La Whirlpool di via Argine a Napoli. Ieri ore di tensione per una allarme boma poi rivelatosi falso

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