Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Gioia del Colle pronti a produrre la «Mozzarella»
I casari pugliesi: «Pronti a produrre la Mozzarella di Gioia del Colle dop». Ieri il decreto.
La notizia era annunciata e scontata. Ma ora è ufficiale: con la pubblicazione sulla
Gazzetta ufficiale il Governo ha accordato la protezione transitoria, valida sul territorio nazionale, alla denominazione Mozzarella di Gioia del Colle. La concessione della denominazione di origine protetta, il marchio Dop, spetta invece alla Commissione europea, che si esprimerà nei prossimi mesi. Una decisione non scontata, perché c’è sempre la possibilità dell’opposizione di uno stato membro dell’Unione. In ogni caso, se in Puglia si esulta, in Campania, luogo d’origine della Mozzarella di bufala dop, si ribadisce la volontà di giocare la partita, a questo punto una guerra vera e propria, fino in fondo. Va ricordato che la specialità pugliese, a differenza del prodotto dop campano è realizzato con latte vaccino. La pubblicazione del decreto viene salutata con soddisfazione da Piero Laterza, il presidente dell’Associazione temporanea di scopo e allevatore promotore della denominazione della mozzarella di Gioia del Colle. «È quanto avevamo chiesto e oggi ottenuto. Le aziende si stanno organizzando per la produzione che contiamo di commercializzare col marchio Dop già da questa estate». Ironico il primo commento del direttore del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana dop Pier Maria Saccani. «Perché aspettare l’estate? Forse non hanno ancora messo a punto il prodotto?». Il manager poi aggiunge: «Dispiace che una vicenda che avrebbe potuto avere un esito diverso sia diventata una vera guerra. C’è una lite giudiziaria in corso, andremo fino in fondo».