Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Richard Galliano: «Napoli? Mi ispira come Baires e Marsiglia»
Il fisarmonicista e bandoneonista italofrancese inaugura il Festival Mann «Nella vostra città tradizione e innovazione si intrecciano continuamente e le canzoni partenopee sono dei tesori a cui guardare come riferimento»
Richard Galliano, che stasera alle 21 aprirà i concerti del Festival Mann, all’Archeologico, è diventato negli anni un sincero amico di Napoli e della sua musica. Il fisarmonicista e bandoneonista italofrancese ha regalato infatti numerose suggestioni legate al genius loci partenopeo. Come è accaduto due anni fa sul cratere del Vesuvio, dove con Marco Zurzolo improvvisò sulle note di «Tu ca nun chiagne» e come è avvenuto nel suo ultimo disco «Aria», dove ha inserito una versione strumentale di «Caruso», l’omaggio di Lucio Dalla al grande tenore partenopeo.
«Napoli – spiega Galliano – è come la nostra Marsiglia o come altre città di porto che sono autentici nidi di ispirazione. E poiché quando compongo io ricerco sempre la bellezza delle melodie, le canzoni napoletane sono dei tesori a cui guardare come riferimento».
Napoli quindi come Buenos Aires, la città da cui è partito il suo maestro Astor Piazzolla per rinnovare il tango. «La vostra città – prosegue Galliano - è una Baires mediterranea, in cui tradizione e innovazione si intrecciano continuamente». Piazzolla, quindi, ma anche Thielemans, Portal, Nougaro, la carriera di Richard è piena di incontri. «Questi musicisti mi hanno regalato il desiderio di creare un mio proprio stile. In cui il jazz ma anche il tango o il musette, si incontrano con grandi autori classici come Bach, Vivaldi, Rachmaninov, Dvorak. La chiave sta nell’anche dare al cuore di questi capolavori, per renderli il più leggibili e autentici possibile».
All’Archeologico sarà un «solo», che Galliano considera per certi versi più stimolante. «Senza gruppo ho molta più libertà, prendendomi rischi che coinvolgono solo me, scegliendo strade diverse che decido anche all’ultimo momento, frutto di una spontaneità senza premeditazioni, anche stasera caratterizzerà il programma, molto influenzato dal luogo e dal pubblico».
Da ricordare infine che alle 18 Roberto Vecchioni dialogherà di archeologia, poesia e musica con l’archeologa Stefania Mancuso e con il direttore del Mann Paolo Giulierini.
Roberto Vecchioni dialogherà con Stefania Mancuso e Paolo Giulierini