Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Mi candido e straccio De Luca»
De Magistris al governatore che lo ha definito il peggior sindaco d’Italia: delirio di onnipotenza
De Luca contro tutti, tutti contro De Luca. De Magistris risponde al governatore: «È un violento, in pieno delirio di onnipotenza, mi costringe a candidarmi e stracciarlo». Feroci anche i 5 Stelle accusati da De Luca di costringere i presidi delle scuole a iscriversi a Rousseau.
NAPOLI È scontro sull’iniziativa del Movimento 5 Stelle per le scuole. L’altra sera il governatore De Luca, durante l’assemblea regionale Pd, li aveva attaccati accusandoli di una sorta di campagna post-voto. «Stanno mandando ai presidi una mail in cui dicono di aver creato un fondo per le scuole, purché si iscrivano alla piattaforma Rousseau».
I n realt à i eri i pentastellati hanno spiegato di che si tratta. In pratica, un’operazione di «restituzione» di una parte degli emolumenti a cui hanno rinun- ciato i parlamentari grillini. I fondi verranno messi a disposizione di quegli istituti i cui dirigenti ne faranno richiesta e presenteranno progetti sulla piattaforma Rousseau, la stessa usata per le attività di confronto, dibattito e per le scelte interne al Movimento. Una trovata che però non incontra il favore di tutti i direttori d’istituto, anzi.
Nel mondo della scuola c’è imbarazzo perché mai prima d’ora un partito politico aveva deciso di finanziare direttamente una scuola. Pesanti riserve vengono espresse dai dem. Ad esempio, Angela Cortese, già consigliera provinciale, insegnante con alle spalle una vasta esperienza nel mondo della scuola parla di «iniziativa preoccupante e senza precedenti. Al punto — dice — che dovrebbe intervenire la direttrice scolastica regionale Franzese e lo stesso ministero dell’Istruzione. È co mese un privato volesse scegliere quale scuola aiutare. Si tratta di un modo di procedere sbagliato, inopportuno e, a mio avviso, anche con profili di illegittimità. Tutti i finanziamenti devono passare attraverso il Miur e non essere decisi direttamente da un partito politico. Solo nel Ventennio accadde una cosa del genere». Cortese è anche perplessa dalle procedure: «Perché bisogna presentare i progetti e le richieste sulla piattaforma Rousseau? Quello è un sito di partito e non un sito istituzionale. Le richieste si presentano al Miur non a un privato, tanto meno a un partito politico». Ma c’è anche un’altra polemica che tiene banco tra Pd e M5S. Sempre il governatore, in assemblea regionale, aveva spiegato: «Quando leggiamo il voto in Terra dei fuochi pensavamo all’inquinamento camorristico. Se andiamo oggi a leggere il voto dei 5 Stelle abbiamo la moltiplicazione del voto dato una volta al centrodestra. A Casal di Principe prendono il 70%, non è un dato fisiologico». In realtà i dati ufficiali danno il 52,6% al M5S nel paese che fu feudo dei casalesi.
Ma tanto è bastato per provocare l’ira di Forza Italia. Per il deputato azzurro Antonio Pentangelo «le affermazioni di De Luca su feudi e percentuali bulgare, oltre ad essere offensive dell’intero corpo elettorale campano, sono figlie della peggior disonestà intellettuale e politica: sono l’evidente tentativo di nascondere, dietro una intollerabile e volgare violenza verbale, il clamoroso fallimento politico suo e del suo silente partito».