Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ora Arianna insiste: dov’è la mia mamma? La psicologa pronta a dirle tutta la verità

La piccola ha avuto un primo incontro con gli assistenti sociali. Funerali separati per la coppia

- Titti Beneduce

NAPOLI Per Arianna è arrivato il momento più difficile: nelle prossime ore qualcuno dovrà spiegarle che il papà ha ucciso la mamma e poi si è tolto la vita. Il primo passo in questa direzione è stato fatto ieri, quando un’assistente sociale del Comune di Scafati — dove l a b a mbina v i ve da l unedì scorso, giorno dell’uxoricidio davanti alla scuola di Boccia al Mauro — è andata a farle visita a casa degli zii materni. Loro, gli zii, non c’erano: erano in Procura a Nola per motivi l e gat i a l l ’a uto psi a . I n ca s a c’era solo una lontana parente e dunque l’assistente sociale ha deciso di soprassede­re ancora per un giorno. La piccola sarà informata con tatto e dolcezza alla presenza di una psicologa, forse oggi, forse domani.

Lunedì mattina, quando Pasquale Vitiello ha ucciso Imma Villani e poi si è suicidato in un casolare delle vicinanze, la piccola Arianna era già in classe e non si è accorta di nulla. È stata fatta uscire, come tutti gli altri bambini, con un pretesto, da un varco posteriore dell’istituto; davanti all’ingresso principale giaceva il corpo insanguina­to della madre. La bambina sapeva che quel giorno la mamma sarebbe dovuta andare in ospedale per togliere il gesso al braccio, che portava da alcune settimane in seguito a una caduta. Per questo motivo, quando le hanno detto che c’erano state complicazi­oni e che Imma non sarebbe tornata a casa per qualche giorno, non si è insospetti­ta. Quanto al papà, da un paio di settimane non viveva più con loro: dopo il litigio di domenica 4 marzo, infatti, Imma aveva deciso di lasciare l’abitazione coniugale di Terzigno per trasferirs­i a casa del padre, a Boscoreale. Proprio questa decisione potrebbe avere scatenato la furia di Pasquale, che ne ha parlato in alcune delle numerose lettere lasciate sul tavolo di cucina. Benché i due, di fatto, vivessero ormai vite separate, il fatto che Imma avesse deciso di tornare a casa del padre lo ha sconvolto. In d u e s e t t i ma n e l ’ u o mo h a messo a punto il suo piano con meticolosi­tà: si è procurato una pistola e dei proiettili, ha scritto le lettere, ha stabilito le modalità di azione. Lunedì, giorno della festa del papà, ha agito. Martedì, dopo un giorno e una notte di ricerche, i carabinier­i hanno ritrovato il suo corpo, grazie anche al segnale provenient­e dal telefono cellulare che era rimasto sempre acceso. Un esito prevedibil­e, anche se non era possibile escludere che ci fosse un uomo armato in fuga nel Vesuviano, in sella a uno scooter.

Sul fronte delle indagini, ieri la Procura di Nola ha notificato alle parti la nomina del consulente che farà l’autopsia, il dottor Balzano. L’incarico gli sarà conferito oggi e for s e s a r à e s pl e t a to g i à i n giornata. In questo caso, i funerali — come auspicano i familiari di entrambi — potrebbero svolgersi nella giornata di venerdì, probabilme­nte in momenti diversi. Si attende inoltre l’esito della perizia balistica sulla pistola calibro 22 usata dall’uxoricida: mancano solo due proiettili, quello che ha colpito Imma e quello che di lì a poco ha ucciso il marito da cui si stava separando. Gli inquirenti, tuttavia, vogliono capire se per caso era stata usata in precedenza e, in caso affermativ­o, quando.

Intanto anche i familiari di Pasquale Vitiello, assistiti dagli avvocati Salvatore Annunziata e Angelo Bianco, vorrebbero essere vicini alla piccola Arianna. «Da lunedì, quando è avvenuta la tragedia — sottolinea Annunziata — non sanno nulla della bambina. Non sanno chi se ne prenda cura, quali siano le sue condizioni di salute, quando tornerà a scuola: eppure la amano immensamen­te e credono di poter contribuir­e alla sua serenità».

Ques to r i p e to n o d a d u e giorni i familiari di Pasquale: ora quello che conta è il futuro di Arianna, bisogna sforzarsi in ogni modo per ridarle tranquilli­tà e restituirl­e il sorriso. Manifester­anno al giudice tutelare la loro disponibil­ità a prendersen­e cura e a darle affetto, ma si atterranno in modo scrupoloso alle decisioni del magistrato.

L’affidament­o

I genitori del marito omicida hanno chiesto di poter contribuir­e alla crescita della bimba

 ??  ?? Mattinata di paura Gli inquirenti attorno al corpo di Imma Villani, a terra dopo essere stata uccisa dal marito con un colpo di pistola davanti alla scuola frequentat­a dalla loro piccola
Mattinata di paura Gli inquirenti attorno al corpo di Imma Villani, a terra dopo essere stata uccisa dal marito con un colpo di pistola davanti alla scuola frequentat­a dalla loro piccola

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