Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Processo rifiuti, ammesso il ricorso della Procura

Le società potrebbero essere chiamate a pagare le spese, tra cui quelle per lo smaltiment­o ecoballe

- Titti Beneduce

NAPOLI Nel 2008 erano stati rinviati a giudizio in 28, nel 2013 tutti assolti «perché il fatto non sussiste»: sembrava che la vicenda dei presunti illeciti nella gestione dei rifiuti in Campania attribuiti tra gli altri a Piergiorgi­o Romiti e Antonio Bassolino fosse ormai archiviata e superata. Ieri, invece, la IV sezione penale della Corte d’Appello ha dichiarato ammissibil­e il ricorso presentato dalla Procura, che chiede doversi dichiarare la prescrizio­ne dei reati, non formulare un giudizio di merito. La questione è sottile solo in apparenza: perché, se prevalesse la linea della Procura, le società potrebbero essere chiamate a sostenere le spese, tra cui quelle per lo smaltiment­o ecoballe. Per Impregilo, Fibe, Fisia Italimpian­ti, Fibe Campania e Gestione Napoli sarebbe una mazzata pesante. Ad Antonio Bassolino, ai vertici Impregilo e agli altri indagati (funzionari delle aziende del gruppo, subcommiss­ari e tecnici dell’emergenza) venivano contestate presunte irregolari­tà nello smaltiment­o dei rifiuti in Campania fino al dicembre 2005, quando fu rescisso il contratto con la Fibe, azienda Impregilo che se ne occupava dal 1998. Il 4 novembre del 2013, invece, i giudici della V sezione del Tribunale assolsero con formula piena tutti gli imputati: pur essendo prescritti molti reati, decisero di entrare nel merito. Nelle motivazion­i della sentenza si sottolinea­va il costo gravoso della consulenza disposta dai p m. Qu a t t r o mes i d o p o i l nuovo colpo di scena: con un testo di 900 pagine, il procurator­e aggiunto Nunzio Fragliasso presentò ricorso in Appello, sostenendo che «si devono evidenziar­e i numerosi errori, di fatto e in diritto»; «il collegio giudicante ha accolto la totalità delle tesi difensive in maniera pressoché passiva e acritica» trascurand­o le «numerosiss­ime prove raccolte nel corso dell’attività dibattimen­tale». Il collegio difensivo al completo aveva chiesto l’inammissib­ilità del ricorso, ma la Corte non ha accolto la richiesta e ha fissato le date per le prossime udienze: 6 giugno la relazione del giudice, 11 luglio la requisitor­ia del sostituto procurator­e generale Simona Di Monte. G l i a v vo c a t i h a n n o a n c h e chiesto la rinnovazio­ne del processo, cioè la ripetizion­e del dibattimen­to davanti ai giudici di secondo grado. Su questo punto la Corte si è riservata la decisione all’esito delle discussion­i.

In aula Nel 2008 erano stati rinviati a giudizio in 28, poi nel 2013 tutti assolti

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Ex governator­e Antonio Bassolino

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