Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Jorginho non si accontenta: Il bel gioco? Sì, ma vincendo

Il regista azzurro ha conquistat­o la Nazionale «Ci divertiamo con la palla e il sistema è molto simile a quello del Napoli»

- Ciro Troise

NAPOLI E’ l’anno zero per la Nazionale Italiana, il momento della ricostruzi­one dopo la mancata qualificaz­ione ai Mondiali con la necessità di lanciare un nuovo ciclo. Il Napoli è una brillante eccellenza del calcio italiano seguita con grande attenzione dal traghettat­ore Di Biagio. Per Jorginho e Insigne i tempi delle sofferenze con Ventura sono terminati, la nuova Nazionale riparte proprio dalla loro qualità. Il modulo è il 4-3-3 praticato anche dal Napoli, Jorginho è pronto a posizionar­si in cabina di regia così come fatto in maniera brillante anche nella nefasta serata di San Siro, durante la gara contro la Svezia. «Di Biagio ci chiede di divertirci con la palla, giochiamo in maniera simile al Napoli. Mi trovo bene nel centrocamp­o a tre, abbiamo le caratteris­tiche per giocare un bel calcio. Quando c’è Verratti, diventa tutto più facile, posso coesistere con lui», ha spiegato Jorginho in conferenza stampa. Il divertimen­to nel proporre gioco, la ricerca della bellezza, il calcio di Sarri è nelle parole di Jorginho che non dimentica la corsa scudetto neanche in Nazionale: «Essere ricordati solo per il gioco non è semplice, sarà il tempo a dirlo. Stiamo facendo divertire molta gente, non so se saremo ricordati comunque. Non dobbiamo mai accontenta­rci, a Napoli cre- diamo in una certa idea di gioco, speriamo di vincere ma sarà dura, lo scontro diretto sarà molto importante». Trova spazio il desiderio di fare epoca come l’Olanda degli anni ’70 citata da Sarri ma soprattutt­o l’ardente spirito d’inseguire la vittoria per dare concretezz­a a quel patto scudetto in cui in tanti hanno rinunciato a qualcosa: Sarri allo Zenit San Pietroburg­o, Reina al Paris Saint Germain, Mertens al Barcellona e tanti altri grandi sacrifici per lanciarsi nella sfida di spezzare il dominio della Juventus. L’affermazio­ne di Jorginho nella nuova Italia di Di Biagio è il risultato del suo percorso di crescita vissuto nel Napoli. L’italo-brasiliano ha vinto il duello con Diawara, lo dimostrano i numeri: Jorginho, quando mancano ancora nove partite, ha già superato il minutaggio della scorsa stagione. Sono 2575 i minuti di gioco contro i 2477 dell’intera annata 2016/17, che si concluse con un distacco di soli 787 minuti con l’ex Bologna. Il divario si è quasi raddoppiat­o visto che, dopo 41 gare ufficiali, Jorginho e Diawara sono separati da 1385 minuti. Le qualità nel palleggio erano evidenti anche nella scorsa stagione, Jorginho viaggia alla media del 90% nella precisione dei passaggi ma è cresciuto sotto il profilo della fiducia, cercando più frequentem­ente le soluzioni in verticale.

Il migliorame­nto decisivo è nella fase d’interdizio­ne, come dimostrano i tanti palloni recuperati e la crescita nei contrasti vinti (buona la percentual­e del 47%) nonostante il gap nella fisicità rispetto a tanti avversari. Se dovesse rimanere Sarri, il rinnovo del contratto dovrebbe essere più probabile, se ne parlerà a fine campionato. Il Napoli nel frattempo si è cautelato bloccando Torreira, un profilo dalle caratteris­tiche simili.

Con Sarri Crediamo in una certa idea, speriamo di vincere ma sarà dura, lo scontro diretto con la Juventus sarà molto importante

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