Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’Asi contro la Regione: «Tornano i fondi a pioggia»
La presidente del consorzio industriale di Caserta, Pignetti: «Sconcertante assenza di metodo»
NAPOLI Se ne lamentano parecchi, negli ultimi giorni, soprattutto gli amministratori comunali che si attendevano dall’istituzione del fondo di solidarietà regionale per finanziare i progetti esecutivi locali «criteri più di merito e non la solita distribuzione a pioggia».
Ma a sferrare l’attacco più severo, con una lettera inviata agli otto consiglieri regionali di Terra di Lavoro, è stata Raffaela Pignetti, presidente dell’Asi di Caserta: la più importante, sul piano strategico, del Mezzogiorno. «Con una decisione a dir poco salomonica— scrive — la giunta regionale ha stabilito che i 30 milioni di euro, stanziati oltre un anno fa, saranno distribuiti equamente trai cinque consorzi campani, a prescindere da qualunque valutazione di merito rispetto alle reali e diverse esigenze dei territori e senza tenere in alcun conto le progettazioni presentate. Quale presidente del consorzio Asi di Caserta non posso che esprimere tutto il mio disappunto».
L’Asi di Caserta, peraltro, dal 2014 «ha continuamen- te reiterato le richieste di finanziamento dei progetti presentati, peraltro tutti già esecutivi, per la realizzazione di fondamentali opere di infra strutturazione dei principali agglomerati industriali, per un importo di oltre 60 milioni». E, continua Pignetti, parte di questi progetti «era stata già ammessa a finanziamento con la delibera di accelerazione della spesa della giunta Caldoro, cui però non fecero mai seguito i decreti di liquidazione». Alla fine, pur procedendo ad un ridimensionamento degli interventi programmati per riconoscere priorità a quelli urgenti, si è puntato sulla «realizzazione delle reti idriche e fognarie dell’agglomerato di Aversa nord, dove oltre mille aziende insediate sono costrette ad operare prive di acqua potabile e con una rete fognante pressoché inesistente. Ma dopo la riunione in Regione — conclude — anche questo progetto, che prevedeva un investimenti di circa 11 milioni, dovrà essere fortemente ridimensionato».
La critica «Scelta salomonica della giunta di distribuire i fondi tra i consorzi»