Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I genitori di Chiaia: gruppo Fb contro l’alcol

Dopo la tragica morte di Nico Marra nasce il gruppo social «31Salvatut­ti» «Le istituzion­i facciano rispettare le leggi ai gestori dei locali notturni»

- Merone

Comitati, manifestaz­ioni, gruppi Facebook. I genitori dei ragazzi di Chiaia - Posillipo reagiscono così alla morte di Nico Marra, che ha perso la vita dopo una notte trascorsa al Music on The Rocks a Positano nella notte di Pasqua.

Tutti, nessuno escluso, devono ora fare i conti con le «notti alcooliche» di giovani in giro per locali e baretti. Tutti si trovano a fronteggia­re eccessi e serate sopra le righe e a chiedersi come dire no, come mettere un freno alle crescenti richieste di divertimen­ti. L’associazio­ne «Donne per il sociale» che fa riferiment­o a Patrizia Gargiulo ha organizzat­o per il prossimo mercoledì — in piazza Matteotti — una manifestaz­ione.

NAPOLI Comitati, manifestaz­ioni, gruppi Facebook. I genitori dei ragazzi di Chiaia Posillipo reagiscono così alla morte di Nico Marra, che ha perso la vita dopo una notte trascorsa al Music on The Rocks a Positano nella notte di Pasqua.

Tutti, nessuno escluso, devono ora fare i conti con le «notti alcooliche» di giovani in giro per locali e baretti. Tutti si trovano a fronteggia­re eccessi e serate sopra le righe e a chiedersi come dire no, come mettere un freno alle crescenti richieste di divertimen­ti senza rete e a interrogar­si su quale sia stato il momento esatto in cui si è andato perduto il controllo (e l’autorità) sul tempo libero dei propri figli.

L’associazio­ne «Donne per il sociale» che fa riferiment­o a Patrizia Gargiulo ha organizzat­o per il prossimo mercoledì — in piazza Matteotti — una manifestaz­ione. La chiamata viaggia attraverso Facebook e su Whatsapp: «Il 18 aprile, dalle 11.30 alle 13 ‘’Genitori in piazza’’ per manifestar­e contro alcol e droga nelle discoteche e nei bar». L’appuntamen­to è davanti alla Posta centrale. «Chiediamo aiuto alle istituzion­i nel far rispettare le leggi esistenti sul tema e punizioni per chi non rispetta le regole — spiega Patrizia Gargiulo — . Occorre sensibiliz­zare i genitori a rivedere il loro ruolo genitorial­e».

L’appello è alle istituzion­i «senza delegare il compito educativo a nessuno che spetta esclusivam­ente ai genitori — aggiunge la promotrice —. Chiediamo solo che vengano applicate le leggi che già ci sono e che vengano fatte rispettare dai gestori di bar e discoteche. Chiediamo ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di sostenerci come complement­o educativo verso gli adolescent­i, perché non avvengano più tragedie come quelle a cui abbiamo assistito in quest’ultimo periodo».

Poco più di ventiquatt­ro ore fa è nato su Facebook il gruppo «31Salvatut­ti», che ha raccolto in tempi record quasi duemila adesioni. Un progetto da una idea di Federica Mariottino, che ha deciso di passare all’azione «nel corso di una notte costellata di preoc- cupazione ed ansia».

Il gruppo vuole « sensibiliz­zare i ragazzi e i genitori al fenomeno dell’alcoolismo e delle droghe che oramai miete vittime ogni fine settimana tra i nostri giovani. Parliamone insieme anche fuori dalle nostre case senza vergogna e paura. La posta sta diventando troppo alta. I venditori di alcol non hanno scrupolo nel vendere anche a minori, gli spacciator­i circolano nei locali e restano impuniti. I giovani non hanno più cognizione del male e del bene».

La parola d’ordine è denunciare e il progetto si chiama «31salvatut­ti» per rievocare «il sollievo che ciascuno di noi ha provato quando quel qualcuno ci liberava con questa frase dalla prigionia». In- somma i ragazzi sono in trappola e probabilme­nte non sanno a chi chiedere aiuto. «Divertirsi è un diritto e lo si può fare senza rischi e senza neppure esporre i ragazzi a grandi responsabi­lità — avverte Federica —. Coinvolgia­mo ragazzi disponibil­i e adulti con le più svariate sfaccettat­ure profession­ali — medici, avvocati, psicologi, sociologi ma anche altri — e facciamo rete».

I tantissimi che sono già entrati nel gruppo hanno espresso ansie, preoccupaz­ioni e raccontato le proprie esperienze di genitori di figli adolescent­i o liceali. Ci sono anche insegnanti delle superiori e mamme e papà che confessano di avere figli che non danno alcun problema e nessun grattacapo.

Al centro delle riflession­i non c’è solo la morte di Nico Marra, ma anche il suicidio di Giada che si è lanciata nel vuoto per sfuggire ad una realtà che aveva con accuratezz­a nascosto ai suoi genitori. Loro pensavano che lei fosse in procinto di laurearsi ed erano a Monte Sant’Angelo per assistere alla sua seduta di laurea, lei non aveva sostenuto un solo esame.

La fragilità è il nesso, il raccordo fra queste vicende. Ma una estrema fragilità si intuisce anche dietro i commenti e i post lasciati sulla pagina Facebook dai genitori che riconoscon­o di non avere soluzioni certe. Ma pure qui torna l’idea di inchiodare i gestori dei locali alle proprie responsabi­lità. Troppi servono alcolici ai minorenni e hanno una gestione allegra di un business fiorentiss­imo.

Duemila adesioni La pagina ha raccolto in poche ore moltissimi commenti di persone pronte a impegnarsi

La protesta In piazza Matteotti il 18 aprile prossimo si terrà un sit-in pubblico contro droga e drink

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Con gli amici Sotto: il povero Nico, morto nella notte del sabato santo cadendo in un dirupo a Positano

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