Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I comitati «Verità» in piazza con Lega e Pd contro Dema
Sabato nella city si sono date appuntamento le associazioni Organizzata nei particolari la contestazione al sit-in di de Magistris al Municipio
NAPOLI Sabato sarà una guerra dei numeri in due piazze a cento passi, tra chi assolve l’amministrazione Dema non ancora piegata da un disavanzo raddoppiato dal 2011 e chi invece chiede che il sindaco vada a casa. Sotto il Comune i cittadini ancora fiduciosi che hanno votato de Magistris per due mandati con le sinistre sociali e antagoniste, a piazza Trieste e Trento invece si è data appuntamento una galassia composita e «contro», associazioni cittadine riunite dall’avvocato Gaetano Brancaccio della famiglia dei costruttori nella sigla «Verità per Napoli», Lega e Pd, mentre Fratelli d’Italia la sua contro-manifestazione la farà alla stazione del metrò di via Toledo. E almeno sullo start i numeri non arridono ai contromanifestanti, appena una ventina alla conferenza di «Verità per Napoli» nella sala Nugnes al Comune, ieri. La “guerra civica” che si combatte già da tempo sui social, dalle pagine sui disservizi cittadini e i tracolli delle partecipate o le voragini anche materiali, si trasferisce letteralmente in strada: i manifesti della manifestazione arancione “No al debito ingiusto” nella city sono stati coperti da adesivi di “Verità per Napoli” simili a quelli comunali di censura per le affissioni abusive («Ecco come viene evasa la tassa di affissione, i manifesti di de Magistris impropriamente ricevono l’esenzione totale dalle tasse comunali» spiega Brancaccio in un post su Fb).
Invece sui numeri l’operazione verità non è sempre esatta. “Verità per Napoli” ritiene che il disavanzo del Comune con questo sindaco sia cresciuto fino a 2,4 miliardi. Ma stando al riaccertamento imposto dalla magistratura contabile (delibera 240\17) e al netto delle sanzioni sul debito per la ricostruzione post terremoto il disavanzo «presunto» al 31\12\2017 si attesta sul miliardo e 690 milioni e 913 mila euro, comunque il doppio rispetto al giorno in cui de Magistris ha varcato la soglia di Palazzo San Giacomo e qui il dibattito tra chi accusa il governo cittadino di incapacità amministrative o di aver fallito sulle riscossioni (e sulla gestione dello stesso debito col consorzio di ricostruzione Gr8) contro chi invece enumera i progressivi tagli alle risorse agli enti locali che hanno penalizzato il Comune ricorso al predissesto è feroce.
Brancaccio dice anche che «a Napoli, come in una dittatura, non si può legittimamente criticare la manifestazione politica di de Magistris, che contesta la decisione della magistratura costretta ad infliggere una sanzione di 85 milioni per i trucchi contabili operati. Perché contestiamo la manifestazione del cosiddetto “debito ingiusto”? Perché il debito contro cui il sindaco protesta è esploso con lui. Occorre una legge speciale per salvare Napoli? Certamente. Ma non la può chiedere de Magistris». E’ quel che dicono anche i sindacati confederali e i 5Stelle, che però restano in disparte. Mentre l’Ugl, invece, sarà in piazza col sindaco. Intanto in sala Nugnes affiancano il portavoce delle associazioni civiche unite “Verità per Napoli” anche il presidente Eav Umberto De Gregorio, Enzo Perrotta di Confimprese («Questo turismo è spontaneo, nessun miracolo demagistriano e mentre stiamo parlando si sta cercando di chiudere una mega voragine in via Pigna) e le associazioni Cittadinanza Attiva, Chiaia Viva e Vivibile dei residenti esasperati dalla movida o il Comitato Portosalvo.
Si definiscono «cittadini Davide» contro il «sindaco gigante Golia che usa impropriamente anche la facciata del Municipio» per i suoi scopi di propaganda. Alla loro manifestazione, annunciata in realtà come un sit-in con banchetti informativi, hanno aderito ufficialmente per il Pd Valeria Valente e Tommaso Ederoclite e Giancarlo Borriello, portavoce della Lega.
Brancaccio Ciò che esiste realmente è un disavanzo triplicato dal primo insediamen to di questa giunta
Il bilancio recependo le delibere della Corte dei Conti ricalcola un disavanzo doppio