Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Debito, i timori del sindaco per il rischio isolamento con un governo M5S-Salvini

Tutti i partiti del prossimo esecutivo ostili all’ex pm

- di Paolo Cuozzo

La Lega che annuncia l’adesione alla contromani­festazione sul debito. Il Movimento Cinquestel­le che prende le distanze della protesta organizzat­a dal sindaco in piazza municipio. Il Pd che si schiera contro de Magistris, come prassi, anche se poi alla Città metropolit­ana accetta le deleghe che il sindaco gli assegna. Infine, Fratelli d’Italia, che pure va in piazza, stesso giorno e stessa ora del sindaco, ma sempre per manifestar­e contro de Magistris.

Sono indicatori importanti: descrivono uno scenario di «isolamento» politico a cui, qualunque dovesse essere il governo che andrà a formarsi, de Magistis rischia concretame­nte di andare incontro.

Il sindaco di Napoli prepara la piazza per far sentire «la voce della città» e per «protestare contro un debito ingiusto e odioso che paralizza la rinascita di Napoli». Questo dice da giorni chiamando a raccolta i napoletani «perché — ammonisce il primo cittadino — chi è contro la manifestaz­ione è in malafede». Insomma: o con lui o contro la città, per di capire. Ma soprattutt­o, de Magistris scende in strada insieme alla sua maggioranz­a e a i Movimenti che gli sono vicini, per far sentire al goverripet­ono no la voce di protesta contro la sanzione da 85 milioni che la Core de conti ha imposto al Comune per un debito che risale al 1981. Ma i timori per l’esito della manifestaz­ione serpeggian­o con forza in Municipio. Il ragionamen­to è semplice semplice: chiunque dovesse andare al governo — un po’ tutti a palazzo San Giacomo — per il sindaco non sarà facile dialogarci.

Partiamo dalla Lega: il suo leader, Matteo Salvini, ha un conto aperto con il primo cittadino che ha provato a negargli la Mostra d’Oltremare quando è stato a Napoli, organizzan­do anche un corteo di protesta contro Salvini. Fortissime le polemiche che ne scaturiron­o (e anche gli scontri in piazza per gli infiltrati nel corteo), finiti in Tribunale con de Magistri che ha poi querelato Salvini. Non è da meno l’ostilità dei Cinquestel­le verso de Magistris. Intervista­to dal Corriere del Mezzogiorn­o, il candidato sindaco del 2016, Matteo Brambilla, ha detto con chiarezza: «Mai con lui». Ma non solo. La vittoria straripant­e in città del M5s lo scorso 4 marzo ha eroso tutti gli spazi d’azione al sindaco. E pochi giorni dopo, i consiglier­i regionali del M5s hanno dichiarato che «la città con de Magistris e De Luca sta sprofondan­do». Insomma, il paradosso è che tanta è l’ostilità del Movimento fondato da Grillo e Casaleggio, che ora il sindaco viene messo sullo stesso piano politico del governator­e, nemico giurato del M5s e anche di de Magistris. De Luca, come gran parte del

Matteo Ha un conto aperto con il primo cittadino che provò a negargli la Mostra d’Oltremare

Grillini Hanno più volte sottolinea to che la città sta sprofonda ndo e che sono contro a qualsiasi alleanza

Pd che certo non farebbe carte false in Parlamento per aiutare chi, come il sindaco, ha costruito le sue fortune politiche sulle disgrazie del Partito democratic­o. Che, però, paradossal­mente, da una parte va in piazza alla contromani­festazione contro de Magistris, dall’altra si accorda invece con de Magistris per governare con deleghe pesanti (urbanistic­a, lavori pubblici, trasporti) la Città metropolit­ana.

Perentoria invece la presa di posizione della Lega che aderirà alla manifestaz­ione indetta per sabato mattina a piazza Trieste e Trento: «Siamo stufi del continuo scaricabar­ile del sindaco — spiega Giancarlo Borriello, portavoce regionale della Lega in Campania —. Oggi riguarda il bilancio, ieri Bagnoli, l’altro ieri l’Anm. In tutte le aziende, se le cose vano male, le responsabi­lità sono dell’amministra­tore. Vorremmo capire per quale motivo si dovrebbe derogare nel caso specifico. Il quadro che emerge sui tentativi di camuffare il bilancio con peripezie ragionieri­stiche fa davvero capire tanto. Il debito pro-capite dei napoletani e triplicato, la disoccupaz­ione è alle stelle e i trasporti pubblici a singhiozzo. Per tutti questi motivi, la Lega aderisce alla manifestaz­ione di opposizion­e a queste prese di posizioni del sindaco, fuori dal mondo e dalla realtà». E con questo clima, de Magistris dovrebbe chiedere al prossimo Parlamento a trazione Lega-M5s, una legge speciale per salvare Napoli dal debito?

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Consiglio comunale Il sindaco Luigi de Magistris

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