Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fca, a Pomigliano cala la produzione della Panda

Allarme della Fim Cisl: «Nei primi tre mesi del 2018 taglio di 20 mila auto. Subito i nuovi investimen­ti»

- Paolo Picone

NAPOLI Allarme produzione nello stabilimen­to Fca di Pomigliano d’Arco. A lanciarlo è la Fim Cisl che ieri ha presentato i dati in un incontro a Torino. Nel dettaglio nel sito di Pomigliano nel primo trimestre 2018 si sono prodotte circa 43.500 Fiat Panda rispetto alle circa 60.000 dello stesso periodo 2017. «Anche una eventuale ripresa dei volumi della Panda - spiega il segretario nazionale Fim, Ferdinando Uliano - non risolve il problema della piena occupazion­e dei 4.700 lavoratori. La prospettiv­a nello stabilimen­to campano sono i modelli premium, a partire da quelli Alfa o Jeep. Non sono più sostenibil­i i continui rinvii rispetto alla partenza dei nuovi investimen­ti e non ci rassicura il fatto che la copertura degli ammortizza­tori sociali arrivi sino a luglio 2019». Aggiunge Uliano: «Il dato sulla produzione nel primo trimestre carica ancora di maggiore significat­o l’incontro del primo giugno sul piano industrial­e del gruppo. Gli obiettivi finanziari del piano 2014-2018 sono stati tutti ampiamente raggiunti, grazie a un aumento complessiv­o della redditivit­à determinat­o da un mix produttivo orientato di più sulla fascia medio-alta, in particolar­e con il rilancio delle produzioni Alfa Romeo, Jeep e Maserati. Le produzioni degli stabilimen­ti italiani hanno raggiunto una quota elevata pari al 64%. Questa elevata redditivit­à ora deve essere orientata a raggiunger­e l’obiettivo della piena occupazion­e, completand­o gli investimen­ti per la produzione di altri modelli».

Per Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania, «il sito di Pomigliano è in grado di garantire l’eccellenza ed è quindi pronto per un investimen­to di punta. I lavoratori di Pomigliano meritano, dopo anni di sacrifici e di risultati eccellenti, di potersi misurare su prodotti Premium e di guardare al futuro con maggiore serenità». Infine Massimilia­no Guglielmi, segretario generale Fiom Campania: «Su Fca il sindacato è in apprension­e perché ancora ad oggi si attende un piano industrial­e che vada a garantire davvero gli organici, finora sono state confermate le nostre perplessit­à che nel 2010 ci portarono a non sottoscriv­ere con Fiat l’accordo su Pomigliano». E sull’appello a rientrare della Uilm dice: «Non vedo perché anziché noi rientrare nell’accordo di Fca, insieme non chiediamo a Fiat di rientrare invece nel contratto nazionale metalmecca­nico su cui i sindacati hanno ritrovato l’unità».

I timori

Il segretario Uliano: «Non rassicurat­i dagli ammortizza­tori estesi fino al 2019»

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In fabbrica La produzione della Panda a Pomigliano

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