Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I Cinque stelle non si fanno vedere «Ma condividia­mo la battaglia»

Nugnes: «Siamo in generale dalla parte dei sindaci»

- Pa. Cu.

NAPOLI Ha fatto la parte del leone anche senza esserci. Il Movimento Cinquestel­le non ha preso parte a nessuna delle conferenze stampa e nessuna delle manifestaz­ioni. Eppure l’hanno cercato tutti e tutti hanno fatto riferiment­o ai Grillini. Che comunque, quasi a sorpresa, di prima mattina hanno diffuso una nota di condivisio­ne politica della battaglia portata in piazza da de Magistris tramite la deputata Paola Nugnes: «Noi del Movimento 5 stelle stiamo con i sindaci di Italia, non guardiamo al colore politico ma a realizzare obiettivi concreti quali il benessere e la qualità della vita dei cittadini». L’M5s, al governo in grandi Comuni, come Roma e Torino, che hanno importanti problemi finanziari— non come Napoli ma comunque rilevanti — conosce bene il problema di cui si discute in piazza. E la Nugnes che sottolinea: «Abbiamo affrontato anni, lo dobbiamo ammettere, al di là delle buone e delle cattive amministra­zioni, dal 2011 al 2015, in cui lo Stato ha tolto risorse ai Comuni, parliamo complessiv­amente di 9 miliardi. Anni di austerity, di leggi sempre più stringenti per gli enti comunali che non hanno certamente aiutato le amminipied­i strazioni», aggiunge la Nugnes. Che rimarca: «Il nostro Movimento da anni denuncia, come il principio di sussidiari­età costituzio­nale vorrebbe, che quando un ente inferiore ha bisogno, l’ente superiore sia tenuto a dargli una mano, ma come, per questioni di finanza pubblica, questo principio sia venuto sempre più sempre a mancare. Noi vogliamo guardare alle necessità dei cittadini, affinché siano garantiti sempre i servizi, e i diritti costituzio­nali all’istruzione, alla sanità, ad una vita dignitosa, ai beni comuni. Tutto ciò non può essere dimenticat­o. Riconoscia­mo il ruolo centrale del Comune come ente più vicino alla gente e ribaltiamo il rapporto tra Stato e comuni secondo il principio di sussidiari­età. Rimettere in i Comuni in dissesto deve essere preoccupaz­ione e cura anche dello Stato centrale. Il dissesto naturalmen­te non dipende né da te né da me, dirsi «contro» è una posizione politica importante, comunque, poiché politicame­nte trovo devastante lo stato di dissesto, l’ultima ratio». Parole colte al volo da de Magistris: «Ho fiducia — dice il sindaco — che i cinquestel­le potranno differenzi­arsi da chi ha oppresso questo territorio col debito, da chi lo ha messo sotto attacco, e iniziare finalmente una leale cooperazio­ne istituzion­ale tra chi legittimam­ente aspira a guidare il Paese e chi legittimam­ente amministra una delle città più belle del mondo».

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Da sinistra: Angela Luce, Patrizio Oliva, Lino D’Angiò Alex Zanotelli
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