Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La Camusso con De Luca «Bene il piano per il lavoro Va sbloccato il turn over»
La segretaria della Cgil a Napoli ha inaugurato la sede di via Toledo
NAPOLI In Campania la disoccupazione giovanile ha assunto livelli molto preoccupanti e nei giorni scorsi, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, il governatore Vincenzo De Luca ha anticipato il suo piano per il lavoro con 50 mila giovani diplomati e laureati, adeguatamente formati, assunti negli enti pubblici, a cominciare dai Comuni. Susanna Camusso, segretaria nazionale della Cgil, ieri era a Napoli per inaugurare la nuova sede del sindacato campano in via Toledo. E non si è fatta sfuggire l’occasione per dire la sua sul piano del presidente della Regione.
«Il presidente De Luca – spiega - mette in evidenza una cosa vera, che è stata determinata da una sequenza di governi. Questo è un Paese che ha bloccato il turn over nella pubblica amministrazione più di dieci anni fa, cosi come ha bloccato i contratti. Questo ha determinato un problema di funzionamento del Paese, oltre che una riduzione delle possibilità di ingresso al lavoro». Poi aggiunge: «Abbiamo in moltissime amministrazioni il problema che, attraverso il blocco, si è determinata la presenza di alcune funzioni e l’assenza di altre. Non è vero che in questo modo si risparmia, perché questo determina semplicemente una maggiore inefficacia e la necessità di fare appalti, esternalizzazioni».
Susanna Camusso non fa sconti: «Cosi come ovviamente una situazione di blocco riduce la capacità di innovazione delle amministrazioni. Possiamo parlare delle amministrazioni locali, della sanità, dell’istruzione e delle modalità con cui ci si è mossi. Quindi che ci sia il tema di far ripartire le assunzioni nella pubblica amministrazione, che anche in questa regione ci sia un tema che riguarda non solo le amministrazioni locali, ma anche la sanità e l’efficacia di tutta la pubblica amministrazione, non c’è dubbio. Noi siamo rigorosamente convinti che nella pubblica amministrazione si deve continuare ad entrare per concorso, è un problema di salvaguardia della terzietà della pubblica amministrazione nel rapporto con i cittadini, e deroghe da questo punto di vista non ce ne possono essere»
Prima di inaugurare la nuova sede di Via Toledo, la numero uno della Cgil ha incontrato i dipendenti dell’ipermercato Auchan di via Argine che da quindici giorni sono in assemblea permanente dopo l’annuncio del gruppo francese di voler cedere la struttura napoletana. «Siamo di fronte ad un comportamento davvero incomprensibile e molto ingiusto nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici – afferma la Camusso - perché è stato annunciato ai lavoratori che si sarebbe determinata una chiusura il 30 aprile. Non esistono procedure, non esiste un confronto, non esiste una discussione, non si capisce quali sono le intenzioni , quindi siamo di fronte a un comportamento davvero insopportabile nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici».
Come detto, la leader della Cgil ieri mattina ha inaugurato la nuova sede del sindacato in via Toledo a Napoli. E, facendo riferimento alle tante vertenze sindacali della Campania, spiega: «Questa è la ragione per cui, inaugurando la nuova sede abbiamo detto che manteniamo i nostri presidi e i nostri servizi nella zona di piazza Garibaldi e di via Torino. Questa è la ragione per cui apriamo uno sportello a Scampia rinnovando un impegno della nostra organizzazione in quella zona. Questa è la ragione per cui sedi territoriali e di zona saranno riorganizzate e rilanciate e probabilmente dovremo anche decidere di ulteriori zone in cui ci deve essere un presidio».
Infine sull’inaugurazione della nuova sede sono intervenuti i segretari generali di Cgil Napoli e Campania, Walter Schiavella e Giuseppe Spadaro. Che dicono: «Con l’inaugurazione della sede di Via Toledo, la Cgil di Napoli e della Campania vuole aprire una nuova fase della sua lunga e gloriosa storia. La Cgil, con il trasferimento delle sedi delle sue strutture, non rompe con il suo passato ma anzi intende riconnettersi alla sua parte più significativa attraverso un progetto organizzativo capace di radicarla più profondamente nel tessuto sociale della Città Metropolitana e della Regione».