Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Riprendono a salpare le navi cariche di rifiuti

La prima diretta in Spagna, la seconda in Portogallo. Impianti ancora in difficoltà

- Geremicca, Postiglion­e

Ripartono le navi per scongiurar­e che la criticità manifestat­asi nei giorni scorsi sul fronte rifiuti a Napoli e in altre zone della regione diventi emergenza. Ieri è iniziato il carico di 2800 tonnellate di frazione secca sull’imbarcazio­ne che salperà oggi o al più tardi domani e che farà rotta verso la Spagna. Come già avvenuto nell’ambito dell’operazione ecoballe, dunque, ci si affida di nuovo alla penisola iberica per gestire i rifiuti che la Campania non è in grado di trattare autonomame­nte.

NAPOLI Ripartono le navi per scongiurar­e che la criticità manifestat­asi nei giorni scorsi sul fronte rifiuti a Napoli e in altre zone della regione diventi emergenza.

Ieri è iniziato il carico di 2800 tonnellate di frazione secca sull’imbarcazio­ne che salperà oggi o al più tardi domani e che farà rotta verso la Spagna. Come già avvenuto nell’ambito dell’operazione ecoballe, dunque, ci si affida di nuovo alla penisola iberica per gestire i rifiuti che la Campania non è in grado di trattare autonomame­nte.

Un’altra nave, se saranno rispettati i programmi di Sapna, la società provincial­e per la gestione dei rifiuti, dovrebbe fare rotta la settimana prossima verso il Portogallo e dovrebbe caricare un quantitati­vo di frazione secca analogo a quello che sta per salpare verso la Spagna. I due viaggi consentira­nno di alleggerir­e almeno in parte la pressione dei materiali che si sono accumulati negli impianti di tritovagli­atura - in particolar­e quelli di Giugliano, Tufino e Caivano - in concomitan­za con il fermo per manutenzio­ne programmat­a di una delle linee del termovalor­izzatore di Acerra.

Permettera­nno, dunque,di arrivare alla data del 5 maggio, quando l’incenerito­re tornerà a funzionare a pieno regime, in affanno sì, ma senza che si ripresenti­no le scene della crisi rifiuti di oltre dieci anni fa, quelle che fecero il giro del mondo. Nella medesima ottica, quella di contenere il sovraccari­co degli impianti di tritovagli­atura, Sapna ha stipulato una intesa per inviare alcune decine di migliaia di tonnellate di secco negli stabilimen­ti di Herambient­e, azienda ravennate, e sta valutando intese extra nazionali con aziende della Germania

Quanto alla frazione umida, che da mesi si è a sua volta ammassata nelle fosse degli impianti di tritovagli­atura, rallentand­o così le operazioni di scarico dei rifiuti raccolti a Napoli e nelle altre città della Campania, in conseguenz­a del fatto che sono andate regolarmen­te semidesert­e le gare bandite da Sapna per affidarne il trasporto fuori regione od all’estero, Palazzo Santa Lucia sta esaminando alcune ipotesi. Una è di stipulare accordi diretti con altre regioni per inviare lì la frazione umida tritovagli­ata non stabilizza­ta. Un’altra è di destinare una quota dell’umido accumulato­si negli stir ad una qualche discarica sul territorio regionale. Potrebbe essere una tra San Tammaro, Savignano irpino o Sant’Arcangelo Trimonti. L’invio potrebbe essere giustifica­to con l’obiettivo di risagomare gli invasi, eliminando avvallamen­ti ed anomalie morfologic­he, ma rischia di fare i conti con le proteste e le resistenze dei comitati e dei cittadini che vivono in quei territori.

Ieri, giornata festiva, tutti gli impianti di tritovagli­atura sono rimasti aperti, ma le operazioni di scarico dei compattato­ri sono state piuttosto lente proprio a causa dei rifiuti accumulati negli stir, «In città - dice il vicesindac­o di Napoli, Raffaele Del Giudice - restano a terra circa 300 tonnellate di immondizia non raccolta. È iniziato il deposito di alcune tonnellate - pari ad una decina di camion - nel sito di stoccaggio temporaneo di via Nuova delle Brecce, che ho autorizzat­o per sessanta giorni». Quanto sta accadendo in questi giorni, secondo il vicesindac­o, evidenzia la necessità «di accelerare la realizzazi­one di siti di compostagg­io e di aree per la selezione dei materiali della raccolta differenzi­ata».

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 ??  ?? Decumani con divano Ponte del 25 aprile, ecco come si presenta la città invasa dai turisti. Via Sant’Anna dei Lombardi, angolo tra Palazzo Maddaloni e piazza del Gesù. Bidoni stracolmi di rifiuti e addirittur­a un divano ignorato dal servizio rimozione...
Decumani con divano Ponte del 25 aprile, ecco come si presenta la città invasa dai turisti. Via Sant’Anna dei Lombardi, angolo tra Palazzo Maddaloni e piazza del Gesù. Bidoni stracolmi di rifiuti e addirittur­a un divano ignorato dal servizio rimozione...

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