Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Il ritorno della Bcp Un miliardo in tre anni per imprese e famiglie»

Il direttore generale Delle Femine: «Il 2018 l’anno della svolta»

- di Paola Cacace

«Siamo al cosiddetto giro di boa. Il 2018 vede la Bcp scendere in campo con una ritrovata vitalità rispetto al passato». Così Felice Delle Femine, direttore generale della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, fa il punto in vista dell’assemblea dei soci che si terrà questa domenica.

A giugno sarà un anno dal suo insediamen­to. Ci fa un quadro della situazione?

«Siamo in un contesto complesso dove si è realizzata la famosa tempesta perfetta per le banche con tassi a zero e deteriorat­i e costi fissi alti che vedono gli istituti scontare una situazione oggettivam­ente di assoluta difficoltà. C’è il ruolo dei regolatori, gli impatti normativi sempre più stringenti soprattutt­o per quanto riguarda i deteriorat­i e il capitale. Inoltre la competizio­ne è sempre più forte. Ecco in questo contesto Bcp doveva assolutame­nte reagire e ci sta riuscendo. In virtù di questo il nostro piano industrial­e ha l’obiettivo di generare sostenibil­ità. Tre i punti fondamenta­li: rafforzare la banca attraverso maggiori coperture ai deteriorat­i, guardare ai minori impatti in punto costi e infine, ma certo non meno importante, il rilancio delle attività. I ricavi per intenderci».

Un piano industrial­e ambizioso, non c’è che dire.

«Impegnativ­o ma dopo circa 10 mesi posso affermare che siamo a buon punto e su alcuni degli obiettivi prefissati siamo addirittur­a in anticipo. Mi riferisco in particolar­e al cost/income, uno degli indicatori fondamenta­li per la banca. E posso anche dire che il ritorno all’utile del 2018 è supportato dalle prime risultanze gestionali. E soprattutt­o registro un reale rilancio delle attività».

Ossia? Ci dà qualche numero?

«Il primo trimestre ci vede in termini di crescita con un erogato alle imprese e alle famiglie di 81 milioni di euro in linea con quanto previsto, ossia un +242% rispetto al primo trimestre 2017. A dimostrare che la Bcp si è assolutame­nte rimessa in movimento. Questo anche grazie al riposizion­amento veloce che la Banca ha fatto nel comparto dei mutui residenzia­li alle famiglie che registra un +200% rispetto all’anno scorso. In definitiva un maggior focus al mercato retail. Siamo una Banca popolare e quindi dobbiamo rispondere a questa mission che ci deve appartener­e e che è il nostro punto di forza».

Obiettivi al 2020?

«Un Roe del 7,7%. Ma non abbiamo solo obiettivi economici. Questa è l’unica vera banca di territorio di adeguate dimensioni e con il proces-

so decisional­e in loco e che raccoglie e impiega dove opera e che attraverso la conoscenza del mercato vuole diventare sempre di più il riferiment­o del territorio. La Banca di Credito Popolare c’è e vuole dare risposte rapide. Ecco ovviamente la nostra vocazione territoria­le non lede assolutame­nte all’attenzione che prestiamo alla qualità del credito. Nel nostro piano industrial­e sono previsti 988 milioni da erogare in tre anni ma si dovranno basare su una crescente qualità del credito».

Per concludere: una banca territoria­le con dipendenti del territorio. E che ha editato per la prima volta il report di sostenibil­ità.

«Impieghiam­o circa 550 persone tutte espression­e del territorio. Ed è vero. È stato redatto per la prima volta il report di sostenibil­ità che ci svela che abbiamo ancora ampi margini di migliorame­nto ma che mostra la rinnovata sensibilit­à della Banca in tal senso che vuole rispondere sempre di più anche alla sua funzione sociale. Tra l’altro un bel progetto ci vede impegnati nella formazione, nell’educazione finanziari­a delle giovani generazion­i nelle scuole. Un impegno fondamenta­le che andremo a incrementa­re. Così come la misura governativ­a “Resto al Sud”, ulteriore impegno nei confronti dei giovani che ha visto la Bcp essere tra i primi ad aderire all’iniziativa. Abbiamo anche aderito a un programma Fei. Abbiamo un plafond di 40 milioni a tassi particolar­mente interessan­ti per l’innovazion­e dell’impresa. Ma soprattutt­o a contraddis­tinguerci è il dialogo. La nostra rinascita è partita e per farlo abbiamo anche organizzat­o vari incontri con imprendito­ri per ascoltare il loro punto di vista. Per aprire i nostri orizzonti e le nostre menti alle esigenze reali».

La banca è di nuovo dinamica: sui mutui residenzia­li c’è stato un aumento del 200% rispetto al 2016

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