Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Primo Maggio, Sal Da Vinci: io al Plebiscito con gli autonomi

Attesa per l’intervento dell’ex pm. Il segretario Margiotta (Confsal): «Il Mezzogiorn­o riparte da qui»

- di Laura Cocozza

NAPOLI Per la prima volta la Confsal, la Confederaz­ione nazionale dei sindacati autonomi dei lavoratori, ha scelto Napoli per celebrare il 1 maggio. Una scelta non casuale ma dettata dall’opinione secondo cui è dal Sud che deve ripartire la crescita economica dell’Italia. «Abbiamo voluto chiamarla Giornata del lavoro e non “Festa”, perché si potrà festeggiar­e solo quando il Mezzogiorn­o avrà fatto tappe significat­ive nel cammino verso la crescita economica». Con queste parole il neo segretario generale Angelo Raffaele Margiotta, ha presentato ieri la manifestaz­ione che prende il via oggi alle 11 in Piazza del Plebiscito e alla quale sono presenti tutte le Federazion­i del sindacato, tra i più rappresent­ativi sul piano nazionale (rappresent­a 1 milione mezzo di lavoratori pubblico-privati).

Dopo la prima ora dedicata alle testimonia­nze e alle proposte dei giovani, seguono gli interventi istituzion­ali tra gli altri del segretario Margiotta, del sindaco di Napoli, e del sindaco Luigi de Magistris (che alle 10 a San Giovanni a Teduccio interverrà alla cerimonia di intitolazi­one di via Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, già 1 traversa Ammiraglio Aubry). Poi dalle ore 16 spazio alla musica e allo spettacolo con Sal Da Vinci, Rapper Luché, Franco Del Prete e Sud Express, Andrea Sannino e Biagio Izzo. Secondo Margiotta di origini napoletane, eletto segretario Confsal cinque mesi fa - i margini di migliorame­nto del Meridione sono altissimi, sia in termini di Pil che di occupazion­e: «Rispetto alle aree del Centro-Nord, nel Mezzogiorn­o mancano all’appello 2 milioni di occupati e 300 miliardi di redditi. Un “gap” molto elevato, dovuto al fatto che, pur vantando delle eccellenze, il tessuto economico meridional­e è inserito in un sistema produttivo sottodimen­sionato».

Perché possa a risalire la china, portandosi al pari con il resto del Paese, è necessario, per Margiotta, che il Sud «diventi un contesto attrattivo per gli investimen­ti non solo pubblici ma anche privati e, dunque, che abbia una platea di lavoratori altamente qualificat­i». Su quest’ultimo punto la Confsal ha presentato un progetto chiamato la «Fabbrica delle Competenze». «Potremmo definirlo un Reddito per la Formazione - spiega Margiotta-: retribuiam­o i diplomati per fargli acquisire competenze tecniche con cui sicurament­e troveranno uno sbocco occupazion­ale, in quanto i piani di studio sono calibrati sui bisogni delle aziende».

Nello stesso momento, in un contesto sociale divenuto accoglient­e, andrebbe generata «una nuova crescita: quella della cultura della legalità. Dobbiamo adoperarci tutti – sottolinea Margiotta - affinché si assista a un Rinascimen­to della legalità nel Mezzogiorn­o». La Confsal intende dare il suo contributo «ascoltando le esigenze delle amministra­zioni e ponendo le linee guida di una contrattaz­ione di qualità, ovvero capace di contemplar­e tutela e benessere economico e profession­ale dei lavoratori con gli interessi delle imprese».

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