Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ma adesso tutti si interrogan­o sul futuro di Sarri

I destini del gruppo del «patto scudetto» Domani Reina saluta i compagni: andrà al Milan

- Di Monica Scozzafava

NAPOLI Parlare di alibi o, al contrario, di colpe significa «offendere» il campionato di questa squadra che ha realizzato finora 84 punti con l’utilizzo di 14 giocatori per una stagione intera. Festeggiar­e anzitempo e, adesso, chiudersi nel più assordante dei silenzi, significa mostrare le contraddiz­ioni di un popolo pallonaro, caduto dall’altalena e senza più forza per reagire.

Il sogno si è infranto bruscament­e, e va bene. Ma le prossime tre partite dovranno restituire dignità ad un gruppo che con molta probabilit­à, così come è composto, non si ritroverà il prossimo anno. Comunque vada, lo scudetto non è matematica­mente assegnato alla Juve, il Napoli si avvia a chiudere un ciclo: il futuro di Sarri è incerto, mentre Reina è già del Milan (domani la festa di addio con i compagni). Due uomini che sono stati fondamenta­li in tre anni nello spogliatoi­o azzurro. E visto che il comandante e il suo vice lasceranno la nave, buona parte dell’equipaggio si chiederà se abbia un senso restare a bordo. L’allenatore ha un contratto, ma ha già detto che saranno le motivazion­i a fare la differenza. Aggiungiam­o che se avesse la possibilit­à di allenare in un club estero, la Premier in particolar­e, accettereb­be la sfida. Per lui va pagata una clausola di otto milioni, certo. E queste ultime tre settimane saranno importanti­ssime anche sul fronte delle offerte che arriverann­o eventualme­nte al club. Il Napoli aspetta in silenzio ma inevitabil­mente si guarda attorno: Giampaolo o Simone Inzaghi sono profili sotto osservazio­ne. Con il primo ci sarebbe garanzia di continuità del progetto tattico, con l’altro la possibilit­à di far crescere i giovani che sono nella rosa azzurra. Né Ferrero, né Lotito in questo momento sarebbero disposti a trattare con De Laurentiis, ma nel calcio non c’è mai una verità assoluta. Il presidente del Napoli, e in passato lo ha dimostrato, ha quasi sempre l’asso nella manica e da un lato aspetta l’evolversi del discorso con Sarri, dall’altro guarda anche lui all’estero. Lasciando da parte la suggestion­e popolare che porta a Rafa Benitez, le ambizioni della società vanno oltre e guardano a Paulo Fonseca dello Shakhtar ma anche ad Antonio Conte. La scelta eventuale del nuovo dell’allenatore condizione­rà quella dei nuovi giocatori o comunque la permanenza degli attuali. Mertens ha una clausola di 28 milioni (valida solo per l’estero) e le sirene cinesi sono in agguato da un anno; Callejon e Albiol hanno dato al Napoli tutto quanto era nelle loro possibilit­à, il passo d’addio può essere addirittur­a scontato. Mentre il Chelsea oltre a corteggiar­e Sarri, vuole Koulibaly. Il suo agente Satin: «Kalidou non ha clausola, anche lo scorso anno si diceva che sarebbe andato via, poi è rimasto. Lui come altri giocatori vogliono conoscere il destino di Sarri. Il Chelsea? Non è ancora sicuro che giocherà la Champions». E Jorginho? Per lui sempre gli inglesi sono pronti a fare follie, così come richieste hanno anche Hysaj e Insigne. Tutto o quasi ruota attorno a Sarri (se restasse il ciclo in qualche modo continuere­bbe) ma in ogni caso è azzardato prevedere la totale smobilitaz­ione . De Laurentiis riflette in grande silenzio. Non ha festeggiat­o dopo la vittoria con la Juve, non si è depresso domenica dopo la sconfitta a Firenze. L’imprendito­re medita e solitament­e quando il mare è in tempesta riesce a non muoversi. È la sua forza.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy