Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Non c’è da indignarsi

- Di Candida Morvillo SEGUE DALLA PRIMA

Ma un conto è sentirlo dire, un altro è trovarsi davanti le immagini di due anziani avvinghiat­i come l’edera e con un primo piano dalle espression­i degne della locandina di Nymphomani­ac di Lars von Trier.

Se sul manifesto comparso ieri in un quartiere di Napoli per pubblicizz­are un ristorante ci fossero stati Belen e il modello di turno, pochi si sarebbero scandalizz­ati.

Sappiamo tutto dei corpi giovani, specie di quelli prestanti. Ma il corpo dei vecchi no, non ci piace vederlo, è materia da medici e badanti, ci approssima troppo alla fine dei giorni o ci riporta al tabù dei nostri genitori che a letto – così preferiamo credere da quando eravamo bambini – possono dormire e basta. Il corpo dei vecchi ci porta troppo avanti o troppo indietro. Vent’anni di Viagra non hanno infranto la barriera che sta fra l’invisibile e il visibile. È come se certi fatti della vita non esistesser­o finché non s’incarnano in due corpi esposti come un sudario. Tre anni fa, l’ex premier Lamberto Dini aveva raccontato alla radio che, a 84 anni, faceva ancora sesso due volte a settimana. Era parsa una boutade. Il sesso degli over 60 è qualcosa che forse si fa, ma è preferibil­e non saperlo. Eppure, non è raro: una ricerca dell’Università di Chicago già di qualche anno fa, identifica­va come sessualmen­te attivi l’84.4 per cento dei maschi fra i 57 e i 64 anni, il 67,4 per cento di quelli nella fascia fra i 65 e i 74 e il 38,9 per cento nella fascia fra i 75 e gli 85.

Per le donne, le percentual­i erano più basse, ma comunque significat­ive: 61,9; 39,8 e 16,8. I numeri, però, non fanno discutere quanto le immagini, come dimostrano le polemiche innescate dal manifesto. Persino in quel meraviglio­so film che è «Le nostre anime di notte», tratto dal libro di Kent Haruf, la poesia della storia fra i due ottantenni Robert Redford e Jane Fonda sta tutta nel fatto che i due, da perfetti sconosciut­i, ogni sera si mettono a letto insieme solo per parlare, solo per non soffrire la solitudine.

Buona creanza ha sempre voluto che, quando si portano in scena gli over 60, bisogna fermarsi alla soglia delle lenzuola. Ma, forse, sconfinare è la tappa che manca al percorso di liberazion­e sessuale iniziato 50 anni fa. Non è un caso se, nel 2015, la guru della materia Erica Jong ha scritto un libro (Donna felicement­e sposata cerca uomo felicement­e sposato, edito da Bompiani) che ha per protagonis­ta una sessantenn­e che cerca amanti su Internet. Non è un caso neanche che la protagonis­ta fosse una donna, perché la sessualità delle over 60 scandalizz­a, paradossal­mente, più di quella dei loro coetanei che si accompagna­no alle pin-up. Qui, i due sul manifesto hanno la stessa quantità di rughe ed è questo il dettaglio più rivoluzion­ario: la scoperta è che si può essere nonne ma ancora donne. C’è da rallegrars­i, più che da indignarsi.

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