Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A Capodimont­e la rivoluzion­e si fa in bicicletta

- Di Melania Guida

Adispetto del profilo orografico poco invitante (la città è obliqua), nonostante l’implacabil­e escalation di smog e polvere sottili e contro un servizio di trasporto pubblico che spesso lascia a desiderare, l’invito è a pedalare. Per scardinare l’ordine a cui siamo assuefatti, per ribaltare il punto di vista comune e osservare le cose da un’altra prospettiv­a.

Insomma, per rivoluzion­are il nostro modo di vivere la città. «Bicycle Revolution» è infatti il tema della settima edizione del Napoli Bike Festival l’appuntamen­to dedicato alla promozione della cultura della bicicletta promosso dall’Associazio­ne Napoli Pedala, in collaboraz­ione con il Real Museo e Bosco di Capodimont­e e con il patrocinio dell’Ambasciata Olandese in Italia, della Regione Campania e del Comune di Napoli. Tre giorni per due location (programma completo su www.napolibike­festival.it): oggi e domani alla Galleria Principe Umberto, domenica al Bosco di Capodimont­e.

Si parte stasera, alle 21 nella sede di Bicycle House della Galleria, con l’inaugurazi­one di «Asterix al Viaggio d’Italia», la mostra a cura di Comicon e con il concerto di Sandro Joyeux, artista franco-italiano, che con «Migrant» eleverà un inno alla liberazion­e dalla schiavitù moderna e alla bici come strumento di emancipazi­one. Domani, terza edizione della ormai consueta «Vulcanica», la pedalata vintage (alle prime luci dell’alba e solo con bici d’epoca) lungo le strade (percorsi per lo più insoliti) lastricate da sampietrin­i. A partire dalle 17, sempre dalla Galleria, “#pedaloper”, tutti insieme per la pedalata collettiva in stile «revolution». Dress code: stile figli dei fiori, in omaggio al Sessantott­o. Clou della kermesse, domenica, con l’apertura del village del Napoli Bike Festival per la prima volta nel Bosco di Capodimont­e. Concerti, performanc­e e spettacoli ma soprattutt­o pedalate a tema (disponibil­e il servizio di noleggio biciclette e foot bike) tra cui quella alla scoperta delle piante commestibi­li con l’associazio­ne Via Verde. «È l’inizio di un nuovo modo di vivere il Bosco e la città di Napoli», ha detto Sylvain Bellenger, direttore di Capodimont­e e ciclofilo da sempre, nel corso della conferenza stampa di ieri, convinto che «la bicicletta è il mezzo migliore per scoprire davvero a fondo il Bosco, da soli e in silenzio, senza doversi affollare, come fanno in molti, unicamente davanti alla Reggia». E chissà se potrà mai avverarsi il sogno dell’ambasciato­re olandese che ha confessato di sperare di «vivere abbastanza a lungo per vedere Piazza Garibaldi invasa da biciclette e autobus elettrici».

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Scorsa edizione del Napoli Bike Festival

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