Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Uccide la madre a fucilate Laureato e depresso minaccia la strage: preso
Brandiva un fucile. Dopo 10 ore di trattative il blitz dei carabinieri
Ha ucciso la mamma con tre colpi di fucile: uno alle gambe, uno alla schiena e poi alla testa.
do anche mio padre», ha urlato allo zio Massimo che ha provato a parlargli. Il signor Antonio alle 13.30 è arrivato scortato dai carabinieri che sono andati a prenderlo in una campagna nel Giuglianese dove stava arando un terreno di famiglia. Sconvolto, claudicante, incredulo ha parlato con i carabinieri cercando di ricostruire tutti i dettagli di quella storia drammatica ipotizzando il motivo del rancore e del profondo dolore che ha trasformato il figlio in un assassino. Gli hanno chiesto quanti fucili avesse in casa, quante munizioni e com’era strutturata l’abitazione. Ogni dettaglio utile per poter fare irruzione.
Il suo profilo
Pasquale era depresso nonostante una carriera universitaria brillante che lo aveva portato a laurearsi in Economia e Commercio. Voleva fare il consulente del lavoro ma non ci è mai riuscito. Aveva una fidanzata ma quell’amore è naufragato e anche questo lo ha trascinato in un abisso senza fine. Lo ha raccontato il marito di una cugina: «Non si è più ripreso ed è andato sempre peggio. Era fragile», ha detto. Tanto fragile che era in cura da uno specialista. Ma Pasquale non ce l’ha fatta e ha ammazzato la mamma, uccidendo anche il suo futuro.